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Primavera 2
Brutto inizio della truppa biancoceleste in campionato, dove bisognerà invertire la rotta intrapresa già da sabato prossimo con la Reggina
11 Ottobre 2022
Stefano Sanderra, allenatore della Lazio (Foto ©De Cesaris)
Cominciano a suonare in maniera vibrante tutti i campanelli d’allarme in quel di Formello,e anche in maniera giustificata si potrebbe dire. L’avvio stagionale dei biancocelesti fino ad ora non ha rispecchiato le aspettative, facendo trasparire una delusione maggiore del previsto. Parlare di crisi è con molta probabilità eccessivo, considerando che siamo alla quarta giornata, ma la sola vittoria ottenuta, accompagnata da due ko ed un pari, mette in difficoltà l’ambiente intero forse un po’ sorpreso, per non dire scosso da questo inizio. Dopo il fallimento completo della stagione passata, in cui le aquile mancarono l’approdo nella massima serie giovanile, quest’anno al Fersini si è optato per un restyling totale. La gestione societaria della squadra è passata da Igli Tare alla new entry Angelo Fabiani in coppia con Enrico Lotito, mentre quella tecnica ha visto affidare il timone delle operazioni a Stefano Sanderra in seguito al percorso chiuso in maniera infelice da parte di Alessandro Calori. L’attesa quindi non poteva che crescere ogni settimana durante l’estate, soprattutto per la voglia di dar vita ad un progetto nuovo, che tornasse a far splendere la Primavera capitolina. Fino ad ora però si è ravvisato il contrario. La sconfitta all’esordio sul campo dell’Ascoli poteva rientrare, e lo è stato fatto a tutti gli effetti, in un episodio comunque isolato dove nella ripresa i marchigiani presero completamente alla sprovvista Magro e compagni, ribaltando con personalità il vantaggio di Napolitano. Le parvenze di dubbio hanno lasciato spazio comunque ad una positiva aria di leggerezza al termine della sfida al Monopoli, viste le manovre espresse dalla truppa romana. Lo stesso pareggio di Salerno aveva lasciato l’amaro in bocca, ma al contempo anche un minimo di consapevolezza acquisita. In Campania i romani hanno resistito per un’ora in dieci uomini, subendo gol a quattro dal termine dopo un rigore non concesso su fallo ai danni di Castigliani. Progressi all’orizzonte quindi, almeno una mera speranza, rimasta però vana sabato quando la Virtus Entella è uscita dal Fersini con i tre punti in tasca. I liguri hanno trionfato in maniera meritata, rispettando le loro idee davanti ad una Lazio spaesata, disorientata e onestamente mai così tanto vogliosa di ribaltare il risultato. L’aspetto che offre maggiori spunti di valutazione resta questo: in un inizio difficile la mancanza di cattiveria è un problematica da matita rossa, come indicato da capitan Ruggeri dopo la gara. L’impressione è che al momento i biancocelesti non abbiano ben impressa quella coesione necessaria per raggiungere gli obiettivi, non rispettando nemmeno troppo i dettami del loro allenatore. La risposta delle singole figure di riferimento è stata chiara, da Sanderra alla dirigenza stessa. Il tecnico difatti avrebbe tenuto un discorso severissimo al termine della sfida persa tre giorni fa, puntando il dito contro la mentalità sbagliata dei suoi giocatori, al momento lontani dal giusto atteggiamento, o quantomeno da quello richiesto. Al contempo secondo quello che filtra nelle ultime ore la società, tramite il volto di Enrico Lotito e Angelo Fabiani, avrebbe preso la dura decisione di non far svolgere più gli allenamenti nel centro sportivo di Formello. Non c’è bisogno di troppe spiegazioni: quest’anno non ci sarà spazio per risultati, ma soprattutto prestazioni, deludenti, non all’altezza. Le scelte ormai remano in una direzione univoca, anche perché un altro mancato approdo in Primavera 1 arrecherebbe dei danni inimmaginabili.
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