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Primavera 2

Il primo vero tango di Saná e l'impatto di Baldé. Splende l'attacco di Sanderra

Prestazione super degli avanti biancocelesti contro la Salernitana, in grado di coprire a dovere l'assenza del cacciatore di gol Valerio Crespi

14 Febbraio 2023

Saná Fernandes

Saná Fernandes (Foto © De Cesaris)

L’esame da superare non era facile, ma una vera e propria tappa importante nell’impegnativo percorso intrapreso dalla Lazio. A Formello è arrivata una Salernitana in salute, pronta ad affrontare questo rush finale per salvarsi e mantenere la categoria. Beh i presupposti potevano far pensare ad una gara complessa, considerando anche le assenze per squalifica di Crespi e Dutu. La realtà però ha detto ben altro. Sul manto erboso del Fersini i capitolini hanno controllato senza alcun patema le operazioni- affidandosi ad un super Magro quando ce n’è stato bisogno- chiudendo in scioltezza i 45’ iniziali grazie a tre reti messe a segno. La squadra di Sanderra ha mostrato ancora una volta i progressi, in primis dal punto di vista mentale, sviluppati in questi mesi, dove il lavoro ha pagato, con la vetta del gruppo B conquistata. Sia chiaro, non è stato ancora fatto nulla, e il tecnico biancoceleste lo sa più di tutti, tanto da tenere alta l’attenzione tra i suoi ragazzi. Il mister ha pian piano fortificato ogni reparto, e se la difesa appariva già come il pacchetto più solido, e il centrocampo è già passato sotto la lente dello staff laziale, ora è l’attacco la zona maggiormente osservata. Nella prima uscita stagionale senza Valerio Crespi, le Aquile sono riuscite a dare risposte piene di significato, interpretando bene la gara, senza mai far pesare l’assenza dell’ex Savio. Merito dell’impostazione tattica offerta in campo, ma soprattutto dei singoli, in grado di offuscare completamente il senso d’orientamento ad una retroguardia campana non sempre irresistibile. Sabato si è assistito alla prima vera dimostrazione dell’infinito talento di Saná Fernandes. L’esterno lusitano ha fatto capire ad ognuno dei presenti cosa possa realmente succedere quando decide di mettere l’interruttore sulla casella On, dimostrando, probabilmente, di esser un giocatore fuori categoria.

LA BELLEZZA DEL TALENTO

Migliorato sotto diversi aspetti, quali il controllo del pallone in situazioni complesse, i movimenti tra le linee, ed un body language di certo più propositivo ed attento alle indicazioni, il 2006 ha sfoggiato una classe destinata a pochissimi, anche se la strada da percorrere resta ancora chilometrica. Sarebbe una bugia però al contempo non ammettere le emozioni che ha trasmesso la sua rete, la seconda dell’incontro: un dribbling d’antonomasia  sulla bandierina, lo scatto vicino al fondo del campo, per poi esplodere un destro fulmineo una volta entrato in area, gonfiando l’incrocio dei pali. Un emblema della bellezza calcistica, e potrebbe rivelarsi solo l’inizio. D’altronde se il buongiorno si vede dal mattino lo si deve anche ad un prezioso Mahamadou Baldé. Il fratello dell’ex Lazio Keità, è arrivato in punti di piedi alla corte di Sanderra, che ha trovato un ragazzo comunque pronto a giocarsi le sue carte, dimostrandolo ogni sabato. Nell’esordio con l’Ascoli dà vita al passaggio verso Saná per il rigore successivo poi procurato; a Monopoli griffa la vittoria con il penalty conquistato e da lui trasformato, valso anche il primato, confermandosi due giorni fa contro la Salernitana. Il tocco con cui ha aperto le danze verso il poker, cancellando l’errore dell’istante precedente, è un altro piccolo, ma comunque significativo, segnale dell’impatto super di questo ragazzo nello scacchiere tattico. Nonostante rimanga qualche incertezza sull’attuale scelta di non opzionare la via Brasili, l’attaccante ex Nocerina si è dimostrato un jolly fondamentale nel mazzo dei romani, utilizzato subito dal suo allenatore. La la zona preferita sembra la fascia destra, ma per caratteristiche appare potenzialmente un ottimo compagno in una coppia offensiva, ricoprendo a tratti anche il ruolo di punta leggera. Una grande intuizione, quella avuta dal direttore Angelo Fabiani, che non ci ha pensato due volte a renderlo un suo giocatore. Menzione d’onore infine per un inesauribile Luca Napolitano. Lo storico capitano del gruppo dei 2004 biancocelesti ha subito uno sbarco in Primavera non del tutto tenero. Dopo aver perso diversi minuti, fino a scendere qualche volta in U18, il centrocampista si è rimesso a correre, senza fermarsi, conquistando le attenzioni del tecnico della Lazio. L’Aquila ha ricominciato a vedersi dalle parti di Formello, è tornato decisivo con gol pesanti, fino a venir utilizzato anche nelle emergenze. Sanderra ultimamente lo ha usato nella posizione ibrida tra centrocampo ed esterno, scoprendolo come falso nueve nella sfida di due giorni fa, per poi spostarlo sulla corsia. Magari le prestazioni, nelle posizioni tipicamente non sue, non sempre son state esaltanti, ma l’impegno, la voglia, la dedizione non mancano mai, e sul lungo sono queste a fare la differenza. L’attacco quindi ora vola alto, senza scordarsi dal suo condottiero Crespi, che già scalpita per rientrare in un sistema vicino alla forma definitiva.

https://www.youtube.com/watch?v=2b7nzDN80AY

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