Primavera 2

Le pagelle di Genoa-Lazio. Ruggeri si prende la Supercoppa, Napolitano super

Federico Meuti

È finita in festa per la Lazio di Sanderra, che si toglie l'ultima grande soddisfazione della sua stagione battendo anche il Genoa nella finalissima (Clicca qui per il racconto del match). Il poker inflitto al Luigi Ferraris porta nella bacheca biancoceleste la Supercoppa Primavera 2, con la voglia di tornare ad affermarsi ora nella massima serie giovanile del paese. Il futuro è tutto da scrivere

Genoa 4

Simone Calvani 5.5 Ha veramente poche responsabilità sui quattro gol subiti, tranne il primo dove forse poteva fare di più. I rossoblu però non girano da nessuna parte, e sta a lui raccogliere la sfera dal fondo della rete

Scaravilli 5 Parte bene, ma sulla lunga s’innervosisce spesso uscendo dalla partita. La rete del raddoppio è figlia anche di una sua marcatura sbagliata su Saná, che alla fine diventerà l’immagine della gara dal 24’st Gagliardi 5.5 Sembra patire la panchina iniziale, sbagliando un paio di chiusure, per poi alzare il rendimento

Lattuchella 6 Senza dubbio tra i più propositivi. Contiene sulla fascia, cercando di proporre in area più di qualche cross interessante dal 13’st Boti 5.5 Forse il cambio meno necessario data la situazione. Non incide come il compagno di reparto, entrando forse già un po’ sconfitto

Toniato 5.5 Messo in campo all’ultimo secondo per sostituire Palella e la sua prestazione un po’ ne risente. Schiacciato dalla mediana laziale, in versione extra lusso, non riesce a dare un altro passo dal 13’st Sarpa 6 Nulla di eccezionale, ma ci sentiamo di premiare il carattere di chi si è speso ogni minuto per la causa ligure

Gabriele Calvani 6 Da grande capitano tiene in piedi il Grifone mentalmente anche dopo il raddoppio ospite. Ci prova di continuo, ma è tra i pochi a salvarsi

Bolcano 5 Nei primi istanti sembra avere la voglia di scalare l’Everest, sciogliendosi più tardi però come neve al sole. Sul vantaggio di Gonzalez si muove male, e l’errore lo condiziona continuando ad esser impreciso

Ambrosini 5.5 Si vede che ha voglia di mettersi in partita, sgasando pure bene sulla corsia, anche se non è incisivo. Paga una condizione fisica apparsa non ottimale, insieme ad un Bedini impeccabile

Arboscello 5 Ha sul piede la palla più nitida della gara rossoblu, fallendo un gol che ci avrebbe potuto raccontare tutt’altra storia. Anche nella ripresa sbaglia da due passi, ed in generale non ha troppo convinto quest’oggi dal 31’st Bornosuzov 5.5 Entra in una fase troppo complessa per far qualcosa, non vedendo possessi giocabili in area

De Benedetti 5.5 Un paio di palle interessanti che la difesa biancoceleste ferma a dovere, evitando cose peggiori. Servito poco, al contempo lui non è stato troppo presente

IL MIGLIORE Accornero 6.5 Qualità e talento da vendere. Forse il giocatore più atteso dei ventidue in campo, facendo vedere di esser molto inspirato. I compagni quest’oggi però non sono riusciti a seguirlo ed il risultato finale parla da solo

Papadopoulos 5 Ci sono dei frangenti in cui sembra esserci, altri in cui scompare. Troppo poco anche per lui, da cui ci si aspettava un po’ di più dal 13’st Mosole 6 Voglia tanta, razione poca. Stesso discorso fatto per Sarpa però. Non ha mai mollato fino allo 0-3

Agostini 4.5 “Una figura di m***a”. Il mister dei liguri apre così la conferenza stampa dopo la sconfitta e diciamo che l'espressione racchiude ogni cosa. Performance indecifrabile, in un ambiente carico e pronto a spingere i suoi ragazzi. Di contro però ci son state delle Aquile perfette

Lazio 8

Magro 6.5 Non è mai chiamato ai soliti interventi provvidenziali, grazie anche ad una difesa impenetrabile. Rimane solido, gestendo le uscite in sicurezza

Floriani M. 6 All’inizio sembra nelle giornate in cui non si tiene, man mano si adegua al contesto, lasciando la copertina ai suoi compagni

Bedini 7 Semplicemente perfetto. Disegna un paio di tracce pregevoli che Saná non legge bene, dimostrandosi un grande valore aggiunto. Nella sua zona non si passa

Coulibaly 7 L’esperienza ed il controllo al comando. Scherma ogni cosa davanti alla retroguardia, dirigendo la sinfonia biancoceleste con anticipi e tocchi di classe

Dutu 6.5 In avvio compie un intervento che vale un gol, poi solita amministrazione, non cedendo mai. Con questo Ruggeri vicino poi non bisognava fare troppo

IL MIGLIORE Ruggeri 8 Il capitano onora l’ultima della stagione da leader autentico, prendendosi a pieno merito il premio di MVP. Dopo un primo tempo vigile, nella ripresa chiude tutto e tutti, sbarrando la strada con scivolate magistrali. L’area il Grifone non l’ha più vista

Saná Fernandes 8 Ancora qualche vecchio comportamento da eliminare, qualche body language non proprio perfetto, però un talento fuori categoria. Lo stop sul secondo gol è notevole, così come il tris che chiude i conti. Il domani a Formello è assicurato dal 42’st Petta sv

Giordano Rossi 7.5 A differenza degli anni passati non ha vissuto una stagione da protagonista, ma a Marassi torna attore principale e decisivo della sfida. In interdizione non commette errori, regalando un assist fantastico a Saná per il raddoppio

Baldé 7 Mezzo voto in meno solo perché spreca qualche occasione di troppo. Come al solito però è un giocatore a cui non si può che voler bene. Non fa rimpiangere un Crespi rimasto fuori per i recenti problemi fisici, piazzando spesso il guizzo giusto dal 47’st Andrea Rossi sv

Gonzalez 6.5 Sblocca la gara e fa capire di esser destinato ad un altro tipo di calcio. Poi si eclissa leggermente, sbagliando qualche decisione in situazione di contropiede dal 42’st 6.5 Di Tommaso Ci mette appena tre minuti a mettere il segno, propiziando l’autorete in chiusura che decreta il poker. Altro segnale della sua grande stagione

Napolitano 7.5 Onnipresente durante i primi 45’, lo si è visto dappertutto. Avvia lui l’azione del vantaggio, vincendo tutti i duelli in mezzo al campo. Alla fine è tornato ad esser quel punto fisso che è sempre stato per la Lazio, seppur in vesti diverse dal 31’st Milani 6 Approccia bene al match, servendo un paio di sgasate che solo lui sa dare

Sanderra 8 La ciliegina sulla torta. Ha scelto l’occasione più importante per completare il suo capolavoro, frutto di un anno di lavoro e sacrifici in cui ha centrato ogni obiettivo possibile. Dall’Inferno al Paradiso, facendo crescere le Aquile in maniera esponenziale. Condottiero

Il racconto di questa Supercoppa comunque non finisce qui, ma, oltre alla partita, continuerà con le pagelle, finendo poi con altre interviste ed approfondimenti speciali sulla stagione della Lazio nella prossima edizione del 22 maggio, in tutte le edicole, compresa quella digitale!!

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