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Di nuovo a Genova per i tre punti. La Samp sarà la prossima vittima della Lazio?
Sorrisi archiviati, le soddisfazioni messe da parte, ma non cancellate, perché è giusto ricordarsi della fatica fatta per raggiungere certi traguardi. E che traguardi verrebbe da dire, confermando che tre indizi fanno una prova. Qui ne abbiamo ancora di più, visto il carattere per ora immenso di questa Lazio, che davanti al momento ha solo i due dittatori dalla Lombardia. In quella che pare una corsa infiammata tra Inter e Milan per la vetta, i biancocelesti stanno facendo vedere ottime cose, essendosi ritagliati il loro spazio in classifica. Le Aquile al momento si trovano sul gradino più basso del podio, grazie ad un cammino quasi perfetto, in cui l’unica sconfitta è arrivata all’esordio sul campo dell’Atalanta. Il resto del viaggio però non ha mai conosciuto la noia, ma solo panorami stupendi e avventure da affrontare con coraggio ed ardore. Per ora la squadra romana non ha deluso le aspettative, neanche in Youth League, mandando in difficoltà tantissime delle sue avversarie, corazzate alcune. Feyenoord, Fiorentina, Sassuolo sono i nomi più illustri delle rivali contro cui Sanderra ha dato il massimo, disegnando un’idea di gioco chiara che facesse emergere i suoi. Napolitano è sempre più l’uomo fondamentale tra le linee, in grado di dare manforte in fase di interdizione, infiammando lo spirito degli avanti, al momento rappresentanti nel migliore di modi dalla genialità di Saná e la fame di Gonzalez, veri rapaci d’area di rigore. Tutto raccordato dalle chiusure magnifiche di Dutu e Ruggeri, con la costante Milani sulla corsia mancina. Magro tra i pali inoltre è una certezza indiscutibile, e quindi fermarsi ora potrebbe rivelarsi magari un problema nei mesi seguenti. Il prossimo appuntamento è fissato a domani mattina, quando i biancocelesti faranno visita ad un’ostica Sampdoria, per tre punti che avrebbero una valenza d’oro, anche perché più avanti arriva il temibile Torino di mister Scurto. Nulla di preoccupante però: il carattere messo sul campo dai capitolini può fare sempre la differenza.