Cerca
Focus
Il big match con il Milan ha visto i capitolini esultare di nuovo, completando l'ennessimo capolavoro biancoceleste
04 Dicembre 2023
Andrea Petta, grande gara per lui (Foto © Cinelli)
Prosegue la magia in quel di Formello, anche se tutto è figlio del lavoro e della programmazione per la Lazio. Una squadra in grado di stupire tutto e tutti, divenendo una certezza assoluta, anche a danno delle migliori. La dimostrazione perfetta è il successo di misura di sabato contro il Milan, scrivendo un capitolo bellissimo di questo libro.
Gonzalez affonda il Milan. La Lazio aggancia l'Inter in vetta!
in attesa della sfida di domani tra i nerazzurri e la Roma, la truppa di Sanderra piomba sul primato, coronando un percorso straordinario
Lazio 7
Magro 7 Nonostante la forte pressione rossonera, soprattutto nel primo tempo non viene mai chiamato troppo in causa, bloccando però ogni palla alta con la sicurezza dei grandi. Nella ripresa rimane attento, salvando ogni cosa su Magni al 92’
Zazza 6.5 Terza presenza di fila dal primo minuto per l’ex Tor Tre Teste, chiamato a difendere una fascia su cui i rossoneri non riescono ad investire troppo grazie al suo lavoro. Nel finale chiude ogni cosa, mettendoci sempre la testa
Dutu 6.5 Vista la nuova convocazione di Sarri per Ruggeri, la fascia da capitano passa sul suo braccio, tenendola a dovere. Nessun intervento clamoroso ed elegante come al solito, ma guida la difesa da leader, e al centro non si passa mai
Petta 7 Con il passaggio momentaneo dell’ex Savio alla corte di Immobile e compagni, il Guardiano torna a sorvegliare sulla porta biancoceleste, facendolo in maniera sontuosa. Arpiona tanti palloni pericolosi, coprendo ogni varco potenziale
Milani 6.5 Davanti agli occhi del ct della nazionale Bernardo Corradi, conferma i suoi standard eccelsi, sfoggiando una performance dalla doppia fase. Dietro fa il suo nonostante le folate continue di Scotti, sgroppando davanti come è solito fare. Un mancino dolce, nella speranza che torni il prima possibile azzurro
Bordon 6 Il brasiliano ha meno palloni da smistare rispetto alle altre gare, ma non si dà per vinto, alzando la muraglia davanti alla retroguardia. Meno convinto in termini di atteggiamento, ma la partita richiedeva questo
Di Tommaso 6.5 Torna alla grande dopo l’assenza di Frosinone, confermandosi uomo barometro delle Aquile. I suoi break spesso fanno la differenza, sfiorando l’assist per D’Agostini
Yordanov 6 Il bulgaro non sgasa come ci ha abituato, non sfigurando però contro i rossoneri e riuscendo comunque ad offrire il suo contributo dal 37’st Cappelli 6 Entra nei minuti conclusivi per dare una mano nel proteggere il vantaggio senza fare una grinza. L’atteggiamento che mostra è sempre quello corretto, sporcando un paio di palloni alti fondamentali
Saná Fernandes 6 Durante il primo tempo si abbassa sulla linea del centrocampo, dando una mano sulla sempre frequentata corsia mancina. Nella ripresa ha gli spazi per correre e li sfrutta, anche se nel finale rischia di regalare per superficialità un pallone fatale agli ospiti. Il mister vede e lo toglie: su questo aspetto mentale deve lavorare di più il lusitano, un difetto di fabbrica da correggere dal 47’st Cuzzarella sv
D’Agostini 6 La sfera non la vede quasi mai, anche se quelle poche volte è sempre bravo a lavorarla. Un profilo che continua a dire il suo, e la titolarità non si tocca dal 47’st Gonzalez sv
Gonzalez 6.5 L’unico pallone disponibile che ha davanti lo tramuta nel gol partita, che regala un successo straordinario ai biancocelesti. La carta d’identità indica come lui sia troppo grande per questa categoria, ma, se disponibile, è un tassello cruciale, facendo bene anche in copertura. Costretto ad uscire dopo un fallo nella ripresa dal 6’st Sardo 6.5 L’ex Ostiamare entra benissimo in campo, andando ad un soffio dal raddoppio, che solo la traversa gli nega. Ritarda giusto un paio di passaggi, ma nel complesso convince, mettendo il piede dappertutto
Sanderra 7 La musica non cambia, ma ogni volta queste deliziose note ci fanno capire la crescita della sua Lazio. Il Milan è superiore, e nel primo tempo i suoi limitano i danni e contengono bene, passando con Gonzalez. Poi nella ripresa i meneghini fanno molta più fatica, rischiando di subire anche il secondo in contropiede. Bene, benissimo, e la maturità acquisita dalle Aquile è il miglior biglietto da visita
EDICOLA DIGITALE
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni