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Lazio: il big match con l'Inter è alle porte, ma occhio alle parole...

Un'altra sfida avvincente sulla strada dei biancocelesti, fin qui piena di soddisfazioni. Ma dare per scontato i "traguardi" di questa squadra è un errore da non commettere

04 Gennaio 2024

Lazio: il big match con l'Inter è alle porte, ma occhio alle parole...

La Lazio (Foto © De Cesaris)

Non ci si può più nascondere. Qualcuno lo dirà, qualcuno lo sentirà spesso, quando invece probabilmente è tutto il contrario. O meglio, la pasta dei sogni ha conosciuto un lievito talmente di qualità da portarla fino ad un livello mai conosciuto sin qui, cominciando veramente a fantasticare su quello che sarà il futuro. Ma non solo con l’immaginazione, anche con i risultati, quelli da guardare però in questa fase della carriera. La propria attitudine caratteriale, la crescita sotto il piano tecnico e mentale, dimostrandosi maturi domenica dopo domenica. Questi sono i veri traguardi da festeggiare a quest’età, in Primavera, dove il giocatore per forza di cose è ancora in via di formazione, e accelerare o forzare qualche step sarebbe la cosa peggiore. Soprattutto quando ogni tassello è stato mosso alla perfezione, ogni pedina ha trovato il suo collocamento lungo lo scacchiere, facendo nascere quell’identità necessaria per andare avanti. Guardando in casa Lazio per ora si può veramente solo applaudire. A tutti, dallo staff ai giocatori, senza scordarsi della dirigenza, per un team composto sempre più da profili che appaiono pronti per il grande salto. Che ci sia la Serie A, la B, la C o altro in serbo per loro è sempre difficile dirlo, e ci interessa anche relativamente, perché il percorso di un gruppo passa da sfide importanti come quella di sabato nella tana dell’Inter.

Il ballo delle certezze

La capolista vuole difendere status e primato, conquistato secondo i dettami di Cristian Chivu, un altro che vedremo nei palcoscenici più importanti tra qualche anno. Se però i nerazzurri erano stati costruiti per dominare il campionato, tutt’altra invece è la radice dei biancocelesti, confermati praticamente in toto rispetto al gruppo che l’anno scorso vinse il campionato cadetto della Primavera 2, con qualche aggiunta di lusso come Bordon, Yordanov, Lorenzo D’Agostini e Sulejmani. Il resto invece è tutta farina del sacco di Formello, gestito alla perfezione da mister Stefano Sanderra. Il tecnico, da lavoratore assiduo qual è, sta modellando a dovere la rosa a disposizione, dipingendo un quadro veramente affascinante in ogni suo tratto. Non sappiamo per quanto le Aquile possano tenere questo ritmo, ma senza dubbio l’impressione è che l’anima dei capitolini non varierà. Le basi son troppo solide, tanto che ogni avversario è stato affrontato con lo spirito migliore, azzerando quasi i valori di partenza.

Non avevamo capito nulla. Il capolavoro di Sanderra è al suo secondo atto

La Lazio sta letteralmente volando in classifica, facendo cose di grande spessore fin qui, senza smettere di sognare

Le vittorie contro Roma e Milan in campionato sono un perfetto esempio in tal senso, senza scordarsi dei confronti emozionanti in Youth League con Atletico Madrid e Feyenoord, dove la Lazio se l’è giocata per lungo tempo alla pari. Far disperdere quindi l’energia generata sarebbe quasi un delitto, tanto che proprio il mister ha saputo allargare benissimo le sue rotazioni, rendendo ogni elemento coinvolto all’interno dei meccanismi. L’exploit degli ultimi tempi di Jacopo Sardo o Lorenzo D’Agostini sono un indizio lampante, riuscendo a sopperire ad assenze pesantissime come quella di Luca Napolitano in certe gare. E sarà fondamentale anche sabato capire come gestire la propria forza davanti ad una corazzata autentica. I biancocelesti comunque sono tra le compagini che hanno giocato di più – al pari dei meneghini - tra campionato, i turni preliminari di Coppa Italia – proprio qualche giorno dopo questo match ci saranno i quarti di finale per le Aquile contro il Napoli – e la già citata Youth League. Nonostante ciò i romani non sono mai arrivati impreparati a nessun esame, dimostrando sempre tanta crescita e maturità, in ogni confronto, in ogni giocata. Questa è la soddisfazione più grande, il traguardo a cui bisogna ambire nel settore giovanile, step by step, con la consapevolezza che alcuni elementi di questo gruppo li rivedremo sui tabelloni degli stadi. Intanto c’è da gustarsi un presente prelibato, che ci offre un big match scoppiettante, senza scordarsi niente di quel che è già stato fatto però. Sottovalutare o sovraccaricare sarebbe un peccato Capitale. A partire dalle parole, perché quando hai capito la tua missione sei totalmente libero da non doverti nascondere mai, a prescindere dal contesto. Che lo spettacolo inizi, un’altra impresa per la Lazio è dietro l’angolo.

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