Cerca
PRIMAVERA 1
La rovesciata di Filippo Alessio stende la Lazio al Viola Park
28 Maggio 2024
La Roma in festa al Viola Park (Foto ©Mirna De Cesaris)
SEMIFINALE SCUDETTO
ROMA-LAZIO 3-2
ROMA Marin, Mannini (33’st Misitano), Golic, Keramitsis, Oliveras, Pisilli, Romano (45’st Levak), Pagano, Joao Costa (20’st Marazzotti, 45’st Plaia), Alessio (33’st D’Alessio), Cherubini PANCHINA Razumejevs, Ienco, Chesti, Vetkal, Ivkovic, Graziani ALLENATORE Guidi
LAZIO Magro, Zazza (36’st Bedini), Dutu, Ruggeri, Milani, Sardo, Bordon (43’st Di Gianni), Di Tommaso (26’st Napolitano), Kone (26’st Baldè), D’Agostini (26’st Sulejmani), Saná Fernandes PANCHINA Martinelli, Renzetti, Bigotti, Barone, Cappelli, Nazzaro ALLENATORE Sanderra
MARCATORI Kone 4’pt (L), Golic 35’pt (R), Sardo 4’st (L), Pagano 9’st (R), Alessio 25’st (R)
ARBITRO Calzavara di Varese, 5
ASSISTENTI Zanellati di Seregno e Consonni di Treviglio
QUARTO UFFICIALE Mirabella di Napoli
NOTE Ammoniti Dutu, Konè, Pagano, Graziani, Keramitsis, Misitano Angoli 5-2 Fuorigioco 1-1
Difficilmente verrà dimenticato questo derby. Novanta minuti di follia, di emozioni, di spettacolo e di calcio. La Roma si prende la finale Scudetto raggiungendo il Sassuolo, che affronterà sempre al Viola Park venerdì sera.
PRIMO TEMPO - LAZIO: 5 MINUTI DA CAMPIONI, MA POI
Avvio tutto biancoceleste. Fallo di Mannini su Sanà e subito scintille: dal piazzato Bordon impatta alla perfezione ma colpisce il palo, sulla ribattuta Ruggeri va a botta sicura ma prende in pieno Marin. La Roma non riesce a superare il centrocampo, in uscita brutta palla persa da Romano, Sardo se ne va e calcia in porta trovando la deviazione di Golic. Corner a uscire di Sanà Fernandes, spizzata di D’Agostini e tapin puntuale di Kone sul secondo palo: estasi Lazio!
Visualizza questo post su Instagram
Sanà scatenato, altra punizione, questa volta dal limite e per lo sgambetto di Pisilli. Ad incaricarsi della battuta è proprio il 2006 che colpisce la traversa, sulla respinta Dutu mette alto di testa. Roma in totale bambola e che si fa vedere dalle parti di Magro soltanto al 10’, quando Mannini in sforbiciata impegna Magro alla presa. I giallorossi sembrano sciogliersi con capitan Cherubini che riceve, sposta e cerca gloria dai trenta metri senza però inquadrare lo specchio. Superato il momento di totale apnea, il derby diventa tanto equilibrato quanto nervoso, con continui battibecchi in campo e in panchina. Alessio spaventa Sanderra con un diagonale su cui Magro può solo soffiare sperando vada fuori, così è. La Lazio inizia ad abbassarsi un po’ troppo e la Roma sale in cattedra. Pagano va a un soffio dal pari con il destro dal limite, palla leggermente deviata dal muro laziale.
Poi affonda Oliveras, palla in mezzo per Pisilli che calcia scoordinato, Magro se la ritrova tra le gambe. Se la Lazio aveva fatto tremare Marin con i due legni, la Roma ne colpisce altrettanti nel giro di un secondo. Siluro di Cherubini dai trenta metri e legno di destra, sulla respinta Alessio va in tapin ma colpisce la traversa a Magro battuto. Come annunciato, a dispetto dei primi 5’ - il piano partita di Sanderra non poteva che essere quello che ha contraddistinto le Aquile da inizio anno. Difesa ad oltranza e ripartenza veloci. Il baricentro della Lazio continua però ad abbassarsi eccessivamente, fino al meritato pareggio giallorosso: tiro ravvicinato di Pisilli, serie di batti e ribatti clamorosi in area di rigore e ultimo tocco, decisivo, di Golic. 1-1, palla al centro. Che derby!
SECONDO TEMPO
Secondo tempo che vede gli stessi ventidue sul prato del Viola Park. Stavolta a partire meglio sembra essere la Roma che colleziona subito due corner. Dall’altra parte, però, c’è un numero 4 che in questa stagione è stato baciato dal dio del calcio.
Break palla al piede, destro ad incrociare e palla in buca d’angolo. Con la semplicità del campione. Poi la scivolata ad esultare e braccia conserte. Chissà, forse, come a dire: “Lazio, che aspetti?”
Lazio, ci risiamo. Tutti pazzi per Jacopo Sardo, tranne Maurizio Sarri...
Cresciuto nella Totti Soccer School e passato per l'Ostiamare, il classe 2005 è ormai uno dei migliori centrocampisti in Primavera 1, ma della prima squadra solo l'odore. E intanto la Roma se ne pente
Da un talento all’altro, da un colpo da biliardo all’altro. Mannini vince un contrasto con Sanà, rimessa laterale Roma ma il 2006 perde tempo nelle proteste: l’ex Spezia batte invece veloce, sfera sui piedi di Pagano che sposta sul sinistro e incrocia alla perfezione.
Pagano che subito dopo va a un passo dal guadagnarsi un calcio di rigore per fallo di mano di Ruggeri, l’arbitro lascia correre tra le proteste dei giallorossi. La Lazio rischia tantissimo a metà frazione, quando Cherubini trova il varco perfetto per Marazzotti, palla leggermente lunga che l’ex Spes Artiglio non riesce a capitalizzare in gol (bravissimo Magro a coprire lo spazio). Neanche Magro - e nessun portiere al mondo - può però neutralizzare la rovesciata di Filippo Alessio, quando al 25’ decide di marchiare a fuoco la semifinale Scudetto gonfiando la rete nel miglior modo possibile sull’assist liftato di Pisilli. Che meraviglia. Da lì in avanti non succede molto, l'ultimo momento significativo è il triplice fischio dell'arbitro che fa scattare la festa. Una festa tutta giallorossa!
EDICOLA DIGITALE
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni