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Speciale derby!
15 Settembre 2024
Tounkara con la maglia della Lazio (Foto ©GazReg)
Guardarsi alle spalle e vedere il proprio passato. Rendersi conto ad oggi ciò che di importante si è fatto quando si era giovani raggiungendo la consapevolezza che non si aveva ai quei tempi lì. Mamadou Tounkara ripercorre tutto il suo percorso da giovane fino ad arrivare oggi, 28enne e calciatore del Guidonia Montecelio. Riparlando del proprio passato si rende conto dei palcoscenici importanti che ha calcato: giovanili nel Barcellona, l'arrivo alla Lazio come grande promessa e infine le varie tappe tra dilettanti e professionisti. Parlando proprio dei primi anni della carriera, Mamadou lo fa a ruota libera e con il sorriso: "Sono stati bei tempi. Alla Lazio avevamo una squadra veramente forte, c'era Cataldi, Falasca, Filippini... La maggior parte dei giocatori si trova ancora oggi nel professionismo meritatamente, anche se qualcuno poteva fare di più, come me". Di mezzo c'è anche il destino della vita, ma alla fine Tounkara il suo segno nel mondo del calcio l'ha lasciato.
Nato il 19 gennaio 1996 da genitori senegalesi a Blanes, distante un'ora di macchina da Barcellona. Ama il calcio sin da piccolo il suo sogno è quello di giocare al Barça, la sua squadra del cuore. Un desiderio che diventa realtà ben presto, perché dagli osservatori viene notato da piccolissimo e nella cantera blaugrana ci passa ben otto anni: "Non sono stati una passeggiata ma abbiamo vissuto momenti bellissimi. Ho avuto dei fenomeni come compagni di squadra e se guardo dove sono al giorno d'oggi, dico 'Mamma mia, che compagni che ho avuto' ma all'epoca non ce ne rendevamo conto. Ho giocato con Sanabria, Adama Traoré e Keita Baldé". Con quest'ultimo lo lega ancora oggi un rapporto speciale: "Ci sentiamo quasi ogni giorno. Lui da giovane ha fatto il mio stesso percorso ma alla Lazio faceva già la differenza". E qual è stata la chiave per il successo di Keita Baldè: "La testa. Avere la motivazione di arrivare in fondo non era facile, anche perché c'erano tanti giocatori forti e di qualità".
Con la maglia della Lazio, Tounkara ha vissuto da protagonista il derby di Roma, in programma lunedì prossimo. E qui la testimonianza di chi l'ha giocata: "È la partita della Capitale, vale anche per la Primavera. Ho sempre bei ricordi del Derby anche perché ne ho persi pochissimi, ricordo solamente l'andata della finale di Coppa Italia che poi abbiamo ribaltato al ritorno. Quell'anno abbiamo vinto la Coppa contro la Roma ed è stato un significato grande per me. Quando abbiamo alzato il trofeo all'Olimpico davanti la nostra gente sotto la Curva Nord..." Si prende qualche secondo Mamadou, ripensa alle emozioni provate: "Tutti quei momenti lì non sono descrivibili a parole. Poi quell'anno anche la prima squadra vinse la Coppa Italia e vincerla anche in Primavera è stato un momento bellissimo. Bisogna viverli i derby per capire cosa vuol dire".
Dopo l'esperienza con la Lazio, per Tounkara arriva la prima esperienza da professionista, Crotone: "Come allenatore c'era Juric, che mi ha fatto crescere come professionista e persona. Al primo anno poi c'è stata la promozione dalla B alla A ed anche lì emozioni indescrivibili. Peccato che nel girone sono stato fermo per diversi infortuni, ma vincere la Serie B è un'altra che ho sulle spalle e sono fiero di questo". Appunto tanti infortuni hanno colpito Mamadou che lancia un consiglio a tutti i giovani aspiranti calciatori fermati dai vari infortuni: "L'unico segreto per superarli è lavorare. Poi avere la testa forte, non è facile gestire quei momenti difficili". Poi un altro consiglio ai ragazzi: "I giovani spesso hanno paura di andare fuori subito. Io ho vissuto un po' di tutto, quando arriva l'occasione bisogna prenderla, come ha fatto il mio amico Pellegrini che è andato in Germania. I ragazzi non devono mai avere il timore di lasciare anche squadre come Lazio e Roma ma vivere l'esperienza e di crescere. Dare spazio ai giovani è fondamentale". Adesso, dopo Cittadella, Avellino e altre esperienze in D, l'avventura al Guidonia Montecelio: "L'obiettivo della società è quello della promozione in Serie C. Appena arrivato ho trovato un gruppo di ragazzi sano e voglioso di far bene. Dobbiamo continuare su questa strada".
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