Primavera 1
Carisma e brillantezza: Roma, il derby è tuo! Misitano e Romano affondano la Lazio
Quattro su quattro: i giallorossi vincono anche la stracittadina e volano al primo posto in classifica. Non basta Balde e l'inferiorità numerica nel secondo tempo alla Lazio
LAZIO Renzetti, Milani, Zazza (40'st Marinaj), Bordon, Petta, Nazzaro (18'st Gelli), Di Tommaso (31'st Pinelli), Munoz, Serra (18'st Sulejmani), Balde, D'Agostini (31'st Cuzzarella) PANCHINA Bosi, Cipriani, Ferrari, Bordoni, Farcomeni, Bigotti, Marinaj ALLENATORE Sanderra
ROMA Marin, Buba Sangarè (46'st Della Rocca), Golic, Nardin, Reale, Romano, Mannini, Di Nunzio (12'st Litti), Marazzotti (46'st Zefi), Coletta (46'st Cama), Misitano (37'st Tumminelli) PANCHINA De Marzi, Seck, Levak, Almaviva, Marchetti, Solbes, Zefi ALLENATORE Falsini
MARCATORI Misitano 1'pt (R), Romano 18'pt (R), Balde 1
ARBITRO Valerio Pezzopane di L'Aquila ASSISTENTI Colaianni di Bari e Fedele di Lecce
NOTE Espulsi Golic (R) all'8'st per doppia ammonizione.
AMMONITI Romano, Golic, Sulejmani, Sanderra (all), Nardin, Cristo, Zazza,
ANGOLI 5-9
REC. 1'st-6'st
Sono quattro su quattro. La Roma di Falsini, dopo la settimana di sosta, riprende il campionato in grande stile vincendo per 1-2 un derby sofferto ma meritato sin dai primi giri d'orologio. L'approccio della squadra di Falsini è perfetto e dopo appena un minuto e ventotto secondi arriva il gol del vantaggio. Dopo un lungo fraseggio palla partito da Renato Marin i giallorossi scavalcano la prima linea biancoceleste arrivando nel migliore dei modi nella trequarti. La sfera finisce tra i piedi di Mannini che serve egregiamente Misitano bravo a girarsi in mezzo a due e a piazzarla all'angolino. Si vede sin da subito che la squadra di Falsini sta meglio sia mentalmente che fisicamente. Non lascia spazi ai biancocelesti di provare a colpire costringendoli ad arretrare e a mettersi sulla difensiva. Ma la barricata non regge più di tanto perché al 18' arriva la rete del raddoppio giallorosso. Dalla sinistra Reale addomestica la sfera e, nonostante la copertura di Zazza, riesce a mettere dentro un bel cross. La difesa di Sanderra respinge non sufficientemente con la palla che termina tra i piedi di Romano che se la sposta sul suo piede preferito, calcia forte in porta trovando l'angolino destro: bacio sullo stemma ed esultanza in panchina insieme a tutta la squadra, segnale anche di come sia tanto unito il gruppo. E la spinta giallorossa non stenta a frenare con il tris vicinissimo al 36' con Mannini che di prima intenzione in area si coordina nel migliore dei modi per calciare al volo con la sfera che termina di un soffio sopra la traversa: si dispera il numero 16, consapevole del fatto che stava per fare uno dei gol più belli dell'anno. Al rientro dall'intervallo la Lazio prova a reagire cercando di utilizzare di più la fisicità degli attaccanti, anonimi nei primi 45'. Proprio dalle strattonate a centrocampo arriva il primo episodio chiave della seconda frazione: fallo guadagnato da Balde, doppio giallo per Golic e Roma in dieci uomini. Si apre un nuovo capitolo della partita.
La squadra di Falsini, dopo l'espulsione, va in crisi perdendo tutta la sicurezza che l'aveva contraddistinta per tutto il primo tempo. I biancocelesti rinascono dopo l'episodio dell'espulsione e al 14' della ripresa riapre il match: decisiva la zampata vincente in area di Balde. Lazio brava ad approfittare il momento di instabilità della Roma che riprende piena consapevolezza di sé stessa con l'ingresso di Litti al posto di Di Nunzio con Reali spostato al centro della difesa. I giallorossi riprendono ad attaccare e al 22' va vicinissima al tris: da centrocampo Buba Sangarè inventa d'esterno trovando Misitano che, dal limite dell'area, calcia di prima trovando un provvidente Renzetti che devia in corner. Nel finale la Roma cala il ritmo e chiudendosi in difesa, Falsini fa tutti i cambi possibili per proteggere nel migliore dei modi il risultato: spazio nel finale anche per Zefi e Della Rocca all'esordio. Il Giudice di Gara nel finale concede 6' di recupero, la Lazio prova il tutto e per tutto ma non c'è nulla da fare: vince la Roma.