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Difesa debole e attacco sterile: i 5 gol del Monza un allarme. Roma, serve rialzarsi

In terra brianzola solo due spiragli di luce, entrambi dalla panchina. Ora c'è il big match con la Juventus e reagire è d'obbligo

22 Ottobre 2024

Romano (Foto ©Ciolli)

Romano (Foto ©Ciolli)

La domenica di Monza è stato un vero e proprio incubo per la Roma di Gianluca Falsini, sotto tutti i punti di vista. A partire dal risultato, con quel 5-1 finale che sa di umiliazione, fino ad arrivare alla prestazione offerta dai giallorossi, passando per un intero mese di tante, troppe difficoltà. L'ultimo successo risale al 16 settembre, giorno del derby contro la Lazio: da lì in avanti due pareggi interni contro Sassuolo e Lecce, oltre alle due sconfitte con Fiorentina e per l'appunto Monza. Un calo che ha fatto scivolare la Roma in quinta posizione, vedendosi scavalcare in un colpo solo da Genoa, Torino e dalla stessa Lazio. Alla fine, come sempre, la formazione di Falsini arriverà a dama, ma forse una qualche sirena d'allarme sta risuonando dalle parti di Trigoria. A Monza il tecnico toscano ha dovuto fare a meno di quattro pedine importantissime: Mannini, Nardin, Graziani e Misitano, ma questa non può essere l'unica risposta ad una debacle del genere, considerando comunque i valori che la Roma può permettersi il lusso di schierare. Forse, però, è proprio questo uno dei problemi, il famoso overbooking di cui parlavamo in estate e che è stato risolto solo in parte. Sta di fatto che in Brianza non ha funzionato nulla: da Jovanovic - per lui esordio da incubo (resta da capire ancora il senso del suo acquisto) - a una difesa che ha fatto acqua da tutte le parti. In mezzo al campo l'unico in parte da giustificare è Coletta, costretto a giocare con una vistosa e fastidiosa maschera sul volto. Davanti un reparto offensivo che si è rivelato totalmente sterile, eloquente la prova di Mlakar. Per chiudere, a Monza sono stati soltanto due i veri spiragli di luce, entrambi subentrati dalla panchina: Alessandro Romano e Alessandro Sugamele. Il primo non è certamente una novità, si tratta semplicemente di uno dei registi più forti del campionato e si conferma tale ogni volta. Il secondo, invece, meriterebbe forse più spazio, considerando che come mette piede in campo fa cose buone. Contro il Lecce, all'esordio in Primavera, nei 12 minuti disputati ha conquistato il rigore poi trasformato da Graziani al 91'. A Monza, entrato in campo a inizio ripresa, ha prima sfiorato il gol e poi conquistato il rigore trasformato da Marazzotti. Nel prossimo weekend lo scontro diretto contro la Juventus a Torino. Serve una reazione. 

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