Primavera 1
Rubino ed Harder rimontano la Roma. Svanisce il sogno tricolore per i ragazzi di Falsini
La formazione giallorossa si fa riprendere nonostante il vantaggio di Graziani e dice addio allo Scudetto
ROMA-FIORENTINA 1-2
ROMA De Marzi, Mannini, Reale, Nardin (35’st Almaviva), Romano, Cama, Coletta, Levak (27’st Sugamele), Della Rocca (10’ st Zefi), Graziani (27’st Marchetti), Marazzotti (10’ Di Nunzio)PANCHINA Marcaccini, Seck, Golic, Mirra, Bah, Ceccarelli ALLENATORE Falsini
FIORENTINA Leonardelli, Baroncelli, Gudelevicus (18’st Ievoli), Harder (43’st Deli), Tarantino (18’st Caprini), Rubino (37’st Braschi), Keita, Romani, Trapani, Kouadio, Scuderi (1’st Balbo) PANCHINA Vannucchi, Sadotti, Lamouliatte, Puzzoli, Elia, Bertolini, ALLENATORE Galloppa
Arbitro Poli di Verona Assistenti Fracchiolla di Bari, Tomasi di Lecce
Marcatori Graziani 26’pt (R), Rubino 40’pt (F), Harder 23’st
Ammoniti Keita, Di Nunzio
Angoli 5-6 Recupero 1’pt , 5’st
Svanisce il sogno tricolore della Roma. A Bagno a Ripoli va in scena una gara dalla duplice faccia in cui la Fiorentina ha mostrato tutto il suo carattere nella ripresa per andarsi a prendere una vittoria esaltante. Le reti di Rubino e Harder fanno volare i ragazzi di Galloppa nella finalissima del 30. Primo tempo estremamente godibile, le due compagini inizialmente si studiano ma il periodo interlocutorio dura davvero poco. A suonare la carica sono i padroni di casa che dopo pochi minuti impensieriscono la Roma con Tarantino che col destro impegna De Marzi nel respingere. Appena qualche minuto dopo la Viola continua nella pressione offensiva ma la conclusione di Scuderi è imprecisa. Seppur leggermente in affanno la formazione giallorossa risponde e tira fuori la testa dalla sabbia: Marazzotti conduce ed arriva al limite, opta per il tiro in porta ma il suo sinistro è debole e termina tra le braccia di Leonardelli. Proprio Leonardelli però non può nulla al 26’ quando Mannini ruba palla sulla destra e serve Graziani al limite che col piattone indirizza la sfera dritta all’angolino per il vantaggio capitolino. L’undici di Falsini attacca con continuità e sfiora per pochissimo la rete del raddoppio con Romano che con un sinistro potentissimo costringe l'estremo difensore avversario ad alzare sopra la traversa. Nel momento migliore la Roma cala leggermente e favorisce la ripresa emotiva degli avversari che infatti al 40’ pareggiano, per la gioia del pubblico: sviluppo sulla destra che porta ad un cross dalla destra, al centro dell'area arriva rubino, che incorna perfettamente indirizzando la palla sul palo più lontano. Nei primi minuti della ripresa si assiste ad un dominio dei padroni di casa. I ragazzi di galloppa tengono il possesso magistralmente, trovandosi della trame davvero interessanti che mettono in apprensione gli avversari. Le due chance più importanti sono targate Romani e Baroncelli. Il capitano ci prova su punizione diretta ma nonostante la deviazione della barriera, De Marzi riesce comunque a rispondere presente. Per quanto riguarda il difensore Viola invece il suo è un colpo di testa sempre da situazione di punizione ma l'incornata è centrale. le redini del match sono sempre più dei padroni di casa che. La Viola non vanifica quanto prodotto e alla metà della ripresa passa avanti: situazione concitata al limite destro dell’area, capitan Harder raccoglie e dopo una serie di tocchi sposta la sfera sul destro spedendola direttamente all’incrocio, illuminando il cielo del Viola Park. La Roma prova a scuotersi e ci riesce con il più pericoloso dei secondi 45’, ovvero Mannini. L’esterno giallorosso è protagonista in due occasioni ma la sorte gli volta le spalle entrambe le volte. Prima è il portiere avversario a compiere un miracolo sul suo sinistro e poi è il palo destro della porta Viola a deviare la sua conclusione di esterno. Nonostante il forcing i giallorossi non trovano la via del gol e ad esultare è la Fiorentina che va a prendersi una finale tutto sommato meritata per quanto visto in campo.