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L'approfondimento

Acquisti per la Primavera? Roma, negli ultimi 10 anni tanti fallimenti e zero stelle

Nomi alla mano, dal 2015 ad oggi, gli acquisti fatti non hanno mai portato i frutti sperati. Rarissimi i casi positivi per un club che fa del vivaio uno dei suoi punti forti

08 Settembre 2025

Majchrzak, Corlu, Buba Sangarè e Bianda

Majchrzak, Corlu, Buba Sangarè e Bianda (Foto ©GazReg)

Un settore giovanile può davvero essere redditizio? Di dubbi ce ne sono davvero pochi: se nel vivaio si lavora in un certo modo, investendo in strutture e risorse umane, i risultati arrivano, è evidente. E la Roma, da questo punto di vista, è stata sempre un riferimento, in Italia e in Europa. Freschi di chiusura del calciomercato, che ha visto anche quest'anno i giallorossi essere protagonisti nel vivaio, sia in entrata che in uscita, poniamo l'attenzione su un aspetto che, contrariamente a quello che appare, non vede la Roma in cima alle classifiche europee, anzi.

Circoscrivendo il calciomercato alla sola Primavera, infatti, il quadro che emerge è che, alla fine dei conti, raramente i soldi spesi rientrano e la tesi è una, anche molto semplice: un calciatore che arriva subito in Primavera non riesce a sprigionare le sue doti, banalmente parlando perchè non ha il tempo di farlo. Non ha tempo di ambientarsi - arrivando spesso dall'estero - non ha tempo di entrare nei meccanismi che contraddistinguono invece la Roma sin dalle categorie più giovani.

Ed infatti, gran parte degli innesti che invece hanno avuto successo, in un modo o nell'altro, sono sempre arrivati per le categorie più basse. Gli stessi Volpato e Gyan, ad esempio, non hanno iniziato subito dalla Primavera. Poi ci sono anche i casi come Ivkovic, pagato circa 750 mila euro: a lui non bastò neanche il lungo adattamento tra Under 17 e Under 18, dove il terzo anno giocò persino da fuori quota.

Roma, Ivkovic e mezzo milione di domande: un talento ancora da comprendere

È passato un anno dal suo approdo nella Capitale e l'ex Hajduk Spalato sembra essere ancora molto indietro sotto tutti i punti di vista

Un trend che evidentemente non è condiviso dalle parti di Trigoria, dove anche quest'anno sono stati accolti diversi profili.

Il portiere 2006 Zelezny dalla Juventus, che dovrebbe fare il terzo in prima squadra, e che ha già collezionato due gettoni con Guidi. L'arrivo a sorpresa del montenegrino Omar Krajina, 2007, attaccante centrale, un ruolo in cui la Roma ha investito tanto prendendo Antonio Arena dal Pescara. E, ciliegina finale sulla torta, Lorenzo Paratici e Giuseppe Forte, entrambi in prestito con diritto di riscatto dalla Sampdoria, ad arricchire ulteriormente un pacchetto avanzato in forte "overbooking".

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