Racing Club, Pino Petrelli: "Il campionato è ancora aperto"

É stata la prima squadra a battere l’Unipomezia ed è sicuramente quella più in forma in questo momento. Parliamo del Racing Club di Pino Petrelli che domenica è atteso dal big match del Mazzucchi contro il Team Nuova Florida. La sua squadra è salita al terzo posto ed in caso di successo sul campo della formazione di Bussone si porterebbe alle spalle della capolista. “Ho la fortuna di allenare dei ragazzi estremamente seri e professionali - queste le parole di Pino Petrelli - che si sono messi a completa disposizione del Racing Club. Siamo un gruppo estremamente motivato che rema unito verso lo stesso obiettivo. Molti dei nostri giocatori durante il giorno lavorano, ma arrivano al campo sempre con grande determinazione e con la voglia di sacrificarsi per la squadra. Per tutto questo devo ringraziare i calciatori più esperti che sono un vero esempio per tutti i più giovani”. Il Racing Club è la miglior difesa del girone e sono ben sei giornate che non subisce reti: “La difesa funziona perché il centrocampo lavora molto e perché gli attaccanti sono sempre pronti ad andare in pressione sugli avversari. Solo se l’intera squadra gira con armonia si riesce ad esprimere una fase di non possesso efficace. Oltretutto siamo finalmente consapevoli delle nostre qualità e sappiamo di avere tutte le carte in regola per giocarcela fino alla fine. Il girone di ritorno è sempre più complicato, non penso che squadre come l’Unipomezia riescano a ripetere i risultati sensazionali dell’andata. Il campionato è ancora aperto e noi possiamo dire la nostra”. Il tecnico gialloverde continua parlando del match di domenica: “Faremo di tutto per conquistare i tre punti. Non penso al Nuova Florida ma preferisco preoccuparmi dei miei ragazzi. Chiederò loro di scendere in campo con la determinazione e l’attenzione dimostrate in questo periodo”. Petrelli conclude parlando del Racing Club e del patron Pezone: “Penso che il presidente sia per noi un vero e proprio punto di forza. É il primo ad arrivare al campo e l’ultimo ad andarsene. Non ci fa mai mancare nulla e ci dà una carica incredibile per spingerci sempre a migliorare”.