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l'intervista

Di Stefano (Santa Marinella): “Abbandonati dalle istituzioni”

Il presidente rossoblu se la prende con la sfortuna “Non siamo mai al completo” e tuona contro l'amministrazione “Strutture fatiscenti”

04 Febbraio 2016

Santa Marinella

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Era iniziata con i brindisi per il ripescaggio e tanti buoni propositi per una salvezza tranquilla la stagione del Santa Marinella in Promozione. Due giornate dopo il giro di boa, la squadra rossoblu si ritrova in piena zona playout, con un solo punto di vantaggio sul penultimo posto che vorrebbe dire retrocessione diretta. In mezzo, una marea problemi: dall'avvicendamento in panchina, alla delicata questione legata al campo, per non parlare dell'infermeria sempre affollata. Di tutto questo abbiamo parlato con il patron dello storico club tirrenico, Massimo Di Stefano.

Santa MarinellaPresidente, iniziamo dal calcio giocato. Il periodo che sta attraversando la squadra non è dei migliori, la classifica inizia a fare paura: c'è bisogno di una svolta. O di un miracolo?

“E' abbastanza dura, i punti sono quelli che sono. Da domenica prossima, ogni partita sarà una finale: non possiamo più sbagliare. Purtroppo la squadra è sempre in continua rivoluzione, sono cinque partite che tra infortunati e squalificati il mister non riesce a mettere in campo la stessa formazione”.

Eppure a novembre la squadra aveva dato segnali incoraggianti, infilando una striscia di cinque risultati utili consecutivi.
“Sì, questo perché in quel periodo abbiamo potuto contare sulla rosa al completo. Dalla gara con il Ronciglione in poi le cose hanno iniziato a girare nel verso sbagliato. Per non parlare di tutta la serie di problemi a ritroso con le strutture”.

Immagino che si riferisca alle problematiche con il campo.
“Esattamente. Noi non abbiamo un campo, abbiamo a che fare con strutture fatiscenti e la nostra amministrazione non ci aiuta. Tutto ciò ci penalizza almeno al 50%. Pensi che siamo costretti ad allenarci al buio...”

Per quale motivo l'amministrazione non fa nulla per aiutarvi?
“Secondo il mio punto di vista è tutta una questione politica”.

Torniamo a parlare di calcio. Quante possibilità ha il Santa Marinella di salvarsi?
“Non lo so, ma quello che posso dire è che non molliamo e che daremo il massimo fino alla fine. Ci sono un paio di squadre in difficoltà come noi. Faremo la corsa sull'Olimpia e, soprattutto, sulla Corneto Tarquinia”.

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