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girone b

Pesante ko per il Passo Corese, sale il Sant'Angelo

Una brutta sconfitta per la formazione di mister Angelucci

07 Febbraio 2016

Ko Passo Corese

Ko Passo Corese

Ko Passo Corese

Il ko più pesante, nel momento forse più importante della stagione. La Coresina continua ad allungare la striscia negativa sul campo di casa, e lo fa in quella partita che non si doveva perdere. E che invece si è persa, ancora, nel giorno in cui il Guidonia batte l’Olevano e il Palombara viene fermato dal vento contro la capolista Lepanto (gara sospesa). Sono almeno 8 i punti che ora separano i bianconeri dai play-out, un baratro che inizia ad essere consistente, e che testimonia per l’ennesima volta la grande difficoltà dei bianconeri di uscire da una crisi che ormai dura da quasi tre mesi. Eppure, ancora una volta, la gara era iniziata sotto il migliore degli auspici: al 18’ D’Ascenzi si inventa un lancio in profondità per Sacripanti, che tutto solo davanti alla porta calcia addosso a Balestrieri. Sembra un film già visto, e infatti alla prima vera azione offensiva il Sant’Angelo passa: Petrivelli perde in maniera più che ingenua una palla facle in difesa, e nel tentativo di recupero fa ancora peggio, toccando la sfera con la mano in area: rigore per gli ospiti. Dal dischetto va l’esperto Ferramini, che si fa ipnotizzare dal giovane Antonini, alla sua prima da titolare in porta. La respinta del portiere bianconero però è corta, e nella dormita generale della difesa Ferramini può comodamente ribadire in porta un rigore che era sbagliato: 0-1. Nel finale cala il sipario per i padroni di casa: Ceccarelli dice qualcosa di troppo all’arbitro, e nel giro di 10 secondi rimedia due cartellini gialli in sequenza, lasciando i compagni con l’uomo in meno. Piove sul bagnato al Di Tommaso, la Coresina torna negli spogliatoi sotto sia nel risultato che nel conteggio degli uomini. Un conteggio che peggiora ancora, con l’espulsione, sempre per proteste, del tecnico Gianluca Angelucci. Nella ripresa il tecnico cerca di risistemare gli equilibri, inserendo Marcelli per Sacripanti. Sarà il primo di una serie di cambi finalizzato a dare la scossa ad una squadra che, però, non reagisce, e anzi rischia di capitolare in almeno un paio di occasioni. Neanche l’avanzamento di Gerli porta i suoi frutti: l’esterno bianconero non viene quasi mai servito, mentre dall’altra parte Loreti, sempre più simile alla brutta copia del giocatore ammirato la scorsa stagione, impegna tutto il suo tempo a litigare con il pallone, togliendo ogni spinta offensiva alla squadra. Inutili, in questo quadro, gli sforzi emotivi di Filippi e Bouagba, che non riescono a contagiare una squadra già con i remi in barca. Succede poco o nulla fino al triplice fischio dell’arbtiro, che sancisce l’ennesima sconfitta dei bianconeri. La più pesante, senza ombra di dubbo, nell’economia di un campionato che ora si complica e non poco.

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