L'intervista

Lepanto, Leone: "Questa squadra continua a crescere"

Parla il tecnico dei castellani, tra gli artefici dell'ottima stagione che sta vivendo la squadra di Bianchi e Gargano

Un tecnico il cui curriculum parla da solo. Una garanzia quando si parla del mondo dei dilettanti. Diego Leone è senza dubbio uno degli allenatori più preparati e vincenti nel panorama del calcio laziale. La stagione della sua Lepanto ne è l’ennesima dimostrazione, con la società dei presidenti Bianchi e Gargano ancora in lotta per vincere campionato e Coppa Italia. Il tecnico ci parla del periodo positivo che sta vivendo la sua squadra e delle sfide future che attendono la Lepanto.    


Domenica avete battuto nettamente una squadra di livello come la Spes Poggio Fidoni. Pensi sia stata la miglior prestazione della Lepanto?

“Sicuramente una di quelle più convincenti. Soprattutto se consideriamo che venivamo dalla gara di Coppa Italia con la Compagnia Portuale. Certamente quel successo ci ha dato ulteriore fiducia, ma è innegabile che correvamo il rischio di accusare il dispendio di energie. Invece non è stato così e questo mi rende molto soddisfatto. La squadra oltretutto dimostra di crescere gara dopo gara, anche se andiamo verso la fase finale della stagione, continuiamo a migliorare” 


Spaziani sta facendo molto bene, sia per il lavoro che fa per la squadra che per le reti segnate. Ti aspettavi un rendimento così alto?  

“Spaziani è un professionista tra i dilettanti. É impressionante la voglia che mette in ogni allenamento e partita. Si impegna tantissimo come se fosse ancora un ragazzino e si fa sempre trovare pronto. Ha poi grandissime qualità che non sono io a scoprire. Ad inizio stagione ho parlato a lungo con lui e l’ho trovato fin da subito estremamente motivato. Ero sicuro che avrebbe fatto bene”. 


Ultimamente avete avuto diversi infortuni ma il vostro rendimento non è diminuito.

“É vero. Questo vuol dire che abbiamo lavorato bene con la società nel mercato di dicembre. Parlando con il ds Rocconi avevamo deciso di non acquistare giocatori tanto per farlo. Abbiamo infatti inserito elementi mirati che hanno allungato una rosa che era già di grande livello. Questo ci sta permettendo di tenere alto il nostro livello di gioco anche in un periodo come questo, in cui dobbiamo fronteggiare molte assenze importanti". 


Siete la miglior difesa della Promozione con 11 reti subite. Pensi che la vostra coppia centrale, Verdini - Marongiu, sia tra le migliori?

“Penso di si. Considerando le loro qualità, penso che si completino perfettamente. Marongiu è uno che punta molto sull’anticipo e sulla potenza fisica. Verdini invece è un difensore rapido che riesce a coprire anche eventuali errori dei compagni. Oltretutto hanno entrambi una grande personalità. Sono sicuramente una delle migliori coppie della Promozione”.


In semifinale di Coppa Italia affronterete il San Michele. C’è il rischio di sottovalutare l’avversario?

“Assolutamente no. Penseremo alla gara quando sarà il momento, ma con i ragazzi ho già parlato. Saranno due battaglie e sappiamo che non sarà semplice. In Coppa Italia conta poco la classifica delle squadre. Ad esempio, io nel 2007 vinsi questo trofeo con il Tor Sapienza, nonostante in campionato lottassimo per la salvezza. Sono quindi la prova che in questo torneo la classifica conta poco. Il San Michele avrà inoltre grandissimo entusiasmo e metterà in campo ogni energia a disposizione”.


Se approdassi in finale preferiresti incontrare Formia o Real Colosseum?

“L’unica cosa che conta è arrivarci con la Lepanto Marino. Per ora pensiamo a superare il turno, poi ci preoccuperemo di chi avrà vinto l’altra semifinale”.


Pensi che il duello con la Valle del Tevere sia destinato a durare fino alla fine del campionato?

“Penso di sì. Sarà importante sbagliare il meno possibile. Non dobbiamo sottovalutare le altre squadre, come ad esempio il Casal Barriera, che è una buona squadra, con un ambiente molto caldo che la spinge a dare sempre il massimo. Penso però che alla fine il campionato ce lo giocheremo con la Valle del Tevere, considerando l'ampio vantaggio sulla terza della classe. Certo è che se commettessimo qualche errore potrebbero rientrare anche le altre. Bisogna quindi tenere sempre alta l'attenzione”.

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