Cerca
il personaggio
04 Marzo 2016
Gianluca Scalibastri esulta a fine partita
Quello del secondo portiere è un ruolo particolare, forse il più particolare. Devi tenere sempre la guardia alta, essere concentrato nonostante le poche partite giocate. Devi essere sempre pronto, perché da un momento all’altro potrebbe arrivare il tuo momento ed è lì che devi far vedere chi sei. Un ruolo in cui si è calato alla perfetizione un giovane giocatore, assoluto protagonista nell’ultimo turno di Promozione. Stiamo parlando di Gianluca Scalibastri, secondo portiere della schiacciasassi Unipomezia. Gianluca quest’anno sta giocando poco, avendo davanti a lui un portiere di grande livello come Santi, ma domenica ha avuto la sua chance ed è riuscito a sfruttarla alla grande. Nel match con il Cori, con l’Unipomezia in vantaggio per 1-0, l’arbitro al 65' ha assegnato un calcio di rigore ai giallorossi ed espulso il primo portiere Santi. In quel momento Scalibastri si è alzato dalla panchina e si è piazzato tra i pali pometini. Tiro di Triola e volo del portiere classe ’96 che riesce a respingere la conclusione. “Appena l’arbitro ha fischiato il fallo ho capito che sarei dovuto entrare - commenta Gianluca Scalibastri - Tutti i miei compagni hanno iniziato ad incitarmi ed io ho subito iniziato a pensare dove Triola avrebbe calciato. Quando ho parato il rigore mi sono sentito riscattato, perché tante persone pensano che i secondi portieri servano solo per occupare un posto. In realtà non è così e con quell’intervento ho dato dimostrazione di carattere, dando il mio contributo all’Unipomezia”. La gara è poi stata chiusa da Morelli, autore di una doppietta, che però ha voluto sottolineare come il vero protagonista sia stato Scalibastri: “Morelli è un professionista in tutto. Oltre ad essere tra i migliori in campo, lo è anche al di fuori. Mi aiuta molto, mi consiglia e mi ripete sempre di non staccare la spina e di rimanere concentrato. Domenica appena sono entrato è stato uno dei primi a caricarmi”. Un ruolo non semplice quello del classe ’96, alle spalle di un grande portiere come Santi: “Io penso che essere il secondo in una squadra come l’Unipomezia non sia una cosa pesante. Matteo Santi mi sta aiutando molto a crescere e so che ogni volta che vengo chiamato in causa posso dare una mano. Questa mia serenità è dovuta a questo fantastico gruppo. Siamo tutti uniti, non c’è mai uno screzio e quando questo capita dura veramente poco. Stiamo insieme anche fuori dal campo e questo ci porta ad essere estremamente compatti”. Alle spalle dell’Unipomezia c’è il Real Colosseum in grande crescita, ma i capitolini non sembrano preoccupare Scalibastri: “Siamo in grande forma e domenica, con la vittoria con il Cori, abbiamo dato un altro segnale forte al campionato. Ci sono squadre che stanno facendo bene come il Real Colosseum, ma noi non abbiamo paura. Non tanto per il vantaggio che abbiamo, ma perché nessuno ha la nostra mentalità. Dobbiamo continuare sulla nostra strada senza preoccuparci delle squadre che ci inseguono”. Il portiere conclude parlando del suo futuro, nella speranza di potere vestire ancora la maglia rossoblu: “Io vorrei rimanere all’Unipomezia. Qui è veramente tutto perfetto e penso che nessun’altra società sia gestita in questo modo”.
EDICOLA DIGITALE
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni