Pro Roma, Damiani: "Siamo vivi e abbiamo voglia di lottare"

Una delle tante squadre in lotta per centrale la salvezza è il Pro Roma di mister Alessandro Damiani. Il tecnico sembrava aver dato la scossa al momento del suo arrivo, conquistando sette punti in tre partite. Poi le sconfitte con Lupa Frascati e Garbatella hanno rimesso tutto in discussione. “In queste due gare ci è mancata solamente la vittoria - afferma il tecnico - Abbiamo fornito prestazioni molto convincenti, sprecando tantissime occasioni per conquistare i tre punti. Contro la Lupa Frascati, per esempio, abbiamo disputato un primo tempo quasi perfetto, ci è mancato solo il gol. Nella ripresa, invece, siamo stati puniti alle nostre prime disattenzioni. Nelle prime tre partite della mia gestione, invece, avevamo fatto bene sotto tutti i punti di vista. Forse nelle ultime due uscite è mancata un pizzico di attenzione, che ci avrebbe permesso di fare risultato”. Sarà importante ripartire il prima possibile, considerando che mancano solo cinque giornate: “Ormai sono tutte gare fondamentali. Non conta il nome dell’avversario da affrontare, l’unica cosa importante è vincere. Non solo dal punto dei vista dei punti, ma anche del morale perché vincere aiuta ad affrontare la gara successiva con maggior convinzione”. Damiani è convinto che da qui alla fine sarà la componente mentale a fare la differenza: “Conta tantissimo la testa. Il nostro è un girone complicato e ci sono tantissime variabili che possono influenzare un risultato. Per questo bisogna sempre rimanere concentrati e attenti. Non bisogna perdere la testa”. Il tecnico conclude parlando della corsa salvezza e di come tutte le squadre siano ancora in lotta: “Secondo me nessuna squadra è spacciata. La stessa Fortitudo Academy potrebbe rientrare. I punti a disposizione ci sono, bisogna andarli a prendere. La mia squadra è viva e ha voglia di lottare, perché credo che possiamo ancora raggiungere la salvezza diretta. Credo che intorno ai 37 punti ci si salvi e noi abbiamo tutte le possibilità per raggiungere quella quota”.