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l'intervista
03 Maggio 2016
Massimo Bindi
Massimo Bindi è senza dubbio uno dei simboli del miracolo Cori. La formazione giallorossa aveva infatti iniziato la stagione in maniera pessima e sembrava condannata alla retrocessione. Con il tempo, però, la squadra ha iniziato a macinare gioco e risultati, abbandonando pian piano la zona calda della classifica. Fino alla bella vittoria con la Semprevisa, che ha praticamente consegnato la salvezza al Cori. “C’è voluto del tempo per vedere i primi risultati - commenta il tecnico Massimo Bindi - ma ora ci possiamo godere i frutti del lavoro svolto. Io sono arrivato alla settimana giornata e all’inizio c’erano diverse problematiche da affrontare, per questo i risultati non sono arrivati immediatamente. Con il passare delle giornate siamo cresciuti, abbiamo lavorato molto per risollevare il morale dei ragazzi e per crescere dal punto di vista tattico. Dopo i primi risultati positivi, i ragazzi hanno capito il loro valore e hanno riacquistato la fiducia smarrita”. Fiducia e risultati che sono arrivati soprattutto in un sensazionale girone di ritorno. “Siamo la miglior difesa della seconda parte di stagione. Questo fa capire quanto sia migliorata la squadra. Sicuramente la nostra qualità migliore è stata la caparbietà. Anche nei momenti bui, abbiamo continuato a credere nella salvezza, senza mai mollare. Tutti ci davano per spacciati, ma noi non la pensavamo così”. Uno dei protagonisti del super Cori di questo 2016 è senza dubbio bomber Tornesi, capocannoniere del girone C. Un attaccante che ha grandi qualità, ma che per mister Bindi può crescere ancora molto: “Avevo capito il valore di Tornesi fin dall’inizio. Anche perché al mio esordio in panchina realizzò subito una doppietta. Dovrebbe migliorare sotto il profilo della continuità, anche in allenamento. Lui infatti ha avuto parecchi problemi fisici, che in determinati momenti lo hanno frenato. Forse anche per questo, in alcune sedute di allenamento non sembra dare il 100%. Deve sbloccarsi da questo punto di vista, perché se lavorasse e si impegnasse ancor di più, potrebbe crescere molto”. La cavalcata salvezza del Cori è stata entusiasmante, ma secondo il mister ci sono stati due momenti che hanno segnato la svolta: “Gli episodi che possono cambiare una stagione sono diversi. Ne posso però indicare alcuni che sono stati molto importanti. La vittoria con il Real Colosseum, preceduta da un pari ottenuto in inferiorità numerica con il Pro Roma, è sicuramente un momento che ci ha dato grande carica e sicurezza in noi stessi. Di egual importanza è stata la vittoria con l’Alberone. Venivamo dal ko nello scontro diretto con la Vivace Grottaferrata, che rischiava di compromettere quanto di buono fatto fino a quel momento. Contro i romani siamo però stati bravissimi a reagire subito, riprendendo il cammino interrotto”. Ora c’è un’ultima giornata da affrontare e poi il mister potrà pensare al futuro: “Ancora non abbiamo parlato con la società. Del resto non sapevamo ancora se saremmo riusciti a raggiungere il nostro obiettivo. Dopo l’8 maggio ci incontreremo e valuteremo se continuare o meno il nostro rapporto”.
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