la scheda
Compagnia Portuale campione: squadra e staff ai raggi X
Una cavalcata entusiasmante quella della Roja, ripercorsa con questa analisi dall'addetto stampa Maurizio Spreghini
La pagina di ieri è già futuro e ha come protagonisti tanti personaggi, che nel tempo hanno plasmato e quasi modellato a loro somiglianza questa macchina sportiva. Il simbolo che prevale è quello della Compagnia Portuale di Civitavecchia capeggiata e condotta da Enrico Luciani, in cui da oltre un secolo si vive per il lavoro basato su lotte e sudore per la dignità di chi ne fa parte. Modello che non ha eguali nel mondo e con cui si è vinto, si è caduti ma si è poi rialzati con le braccia al cielo in segno di vittoria. La dirigenza condotta da uomini del porto ha come effige quegli insegnamenti che nel mondo lavorativo portano poi fin sul terreno di gioco, in un binomio vincente. Il presidente Sergio Presutti ha costruito questa società come una famiglia, in cui ripararsi nel momento del bisogno e gridare a braccia al cielo ad ogni conquista. Il DS Patrizio Presutti ha dapprima giocato per poi negli anni creato quello che oggi è sotto gli occhi di tutti, con una franchezza che solo chi vive l’ambiente portuale può percepire, fatta di sacrifici e risultati. Lo staff tecnico di primissimo ordine ha lavorato dai primi minuti per la costruzione mentale di questa compagine, piena di campioni e di uomini di spessore sotto il profilo umano che andava solo indirizzata verso l’obiettivo. La squadra sotto il profilo tecnico non ha mai avuto rivali, solo qualche appannamento culminato con la sconfitta di Ostia ma da cui sono ripartiti con la convinzione più forte di portare avanti quello che si era iniziato il 27 luglio.
La squadra
Portieri. Stagione che ha visto l’esordio del giovanissimo ('98) Cacace, quando Marani e Nunziata non erano disponibili per squalifica e infortunio. La sua è stata un’apparizione forzata che ha regalato alla platea un giovane sicuramente da formare, ma che con le sue parate a Torrenova ha permesso in quel frangente il passaggio del turno di coppa. Marani ha giocato una larga parte di stagione compiendo pochi “miracoli “, ma che in fondo ha dato la sicurezza a un reparto già forte di suo. Nunziata ex nazionale italiano delle categorie under 17 e 18 ha giocato nei momenti più difficili di questa compagine, regalando quella classe e padronanza tra i pali che nella categoria pochi possono vantare. In rosa anche Alessandro Desini.
Difensori. La sorpresa fino a un certo punto per chi ne non conosceva le doti sono stati Sacripanti e Pappalardo. Esterni bassi dello scacchiere difensivo che hanno imperversato nelle difese avversarie, e da cui a stagione finita possiamo dire sia partita la veemenza tattica di questa squadra. Baluardi al centro dello scacchiere Parla, Caforio e Boriello che a suon d’esperienza e campionati vinti alle spalle hanno tessuto le fila e blindato la retroguardia. Positivo l’apporto di Paolo Cherchi proveniente da una realtà completamente differente, ma che si è fatto trovare pronto ogni volta che ce ne è stata la necessità e che tanto comodo farà per il futuro. Sfortunato Cristian Giovani trapiantato dalla Juniores in prima squadra e spazzato via dal palinsesto calcistico di questa stagione da un brutto infortunio in quel di S. Marinella. Avvenuto nel momento in cui iniziava a sciolinare buon calcio e proposizioni, ma anche per lui ci sarà il tempo a dargli giustizia. Da sottolineare anche le prestazioni di Jacopo Galli, uno dei veterani seppur di giovane età, immesso nel momento topico di questa stagione che ben ha figurato e fermato solo dalla regola degli under in questa stagione. Da segnalare la presenza in rosa anche di Marri.
Centrocampisti. Iniziamo dal capitano storico Luca Gallinari omaggiato prima dell’ultimo incontro da una maglia celebrativa regalata dal gruppo ultrà Red Boys. Gli infortuni delle passate stagioni non hanno minato la sua voglia di vincerla sul campo questa competizione, autore di due gol in una delle ultime partite ha praticamente suonato “la Carica” a tutti. Altro compagno di reparto e di ruolo Marco Bevilacqua, insostituibile mente e bilanciere tattico dello scacchiere sul campo, con cui la squadra ha attaccato e difeso partendo dalla sua versatilità di gioco. Importantissimo l’apporto di Claudio Panunzi a lungo titolare in questa squadra, che solo i guai fisici hanno impedito di giocarle praticamente tutte le partite, ma necessaria leva per il recupero dei palloni e l’impostazione a ridosso della linea difensiva avversaria. Luca Di Gennaro ha iniziato anche lui come titolare, ma l’infortunio di Alberone in coppa Italia e qualche squalifica hanno posto un freno al suo cammino. Giocatore di caratteristiche combattive quando messo in campo ha dato sempre un contributo muscolare unico alla causa. Giocatore dalle caratteristiche uniche per versatilità è stato Valerio Poggi, autentico jolly per mister Castagnari che lo ha impiegato oltre che a centrocampo anche come difensore centrale e esterno difensivo. Autore forse del più bel gol di questa stagione, quando sul campo dell’Olimpia a un soffio dalla fine del match e con gli inseguitori a un passo, è stato capace in sforbiciata di togliere letteralmente dalla porta un gol già fatto per gli avversari. In rosa anche Tesoro proveniente dalla categoria Juniores.
Attaccanti. Andrea Elisei ha forse in fattore numerico realizzato la sua miglior stagione, che alla fine lo porterà ad essere il capocannoniere di questa squadra. In piena freschezza fisica e senza gli acciacchi che a metà stagione hanno fermato le sue corse sulla fascia, ha seminato il terrore sui campi segnando gol a grappoli e mettendo una seria ipoteca alla vittoria finale. Bomber di razza Stefano Loiseaux che in alcuni frangenti si è sobbarcato l’intero attacco sulle spalle, segnando quei gol nel finale di stagione che hanno in pratica chiuso ogni velleità avversaria. Spettacolare il suo gol su cross di Panunzi nel match d’andata con il S. Severa, una perla rara che su questi campi e categorie sono solo sogni ad occhi aperti. Il tridente titolare si fortifica con Gigi Ruggiero, capace di giocate fuori dal comune che col mancino ha regalato gol da far spellare le mani ai presenti. Spettacolari le reti con il Futbolclub e l’Atletico Ladispoli all’andata, poi i guai fisici ne hanno in parte minato le prestazioni. Giocatore da anni nell’entourage portuale e con cui la CPC2005 ha scalato le categorie nel passato è Giacomo La Rosa, impiegato quest’anno con intelligenza dal mister e capace di tante reti fondamentali quando la squadra sembrava non trovare il bandolo della matassa o chiudere un match. Apparizione per Vitelli in questo finale di stagione, aggiunto alla squadra a dicembre ha risolto il dilemma under e dato freschezza all’attacco. Presenze anche per il giovanissimo Bastianelli, che dopo aver capito il modus operandi della squadra ha offerto prestazioni di rilievo seppur non sia riuscito a segnare. Concludendo in avvio, poi frenato dagli impegni di studio, Yamani ha offerto sprazzi di bel gioco e un gol da attaccante di razza in coppa contro il Torrenova.
Staff Tecnico. Il duo Castagnari- Di Luca ha sicuramente e indubbiamente dato a questa squadra quel plus ultra che serviva. Mentalità vincente e di categorie superiori che con passione e accuratezza hanno gestito ogni secondo di questa squadra, curando i minimi particolari tattici e mentali fino all’ossessione ma con i risultati che ora sono sotto gli occhi di tutti. La parte burocratica e di sostegno in panchina e negli allenamenti è stata in mano a Dario Gallinari, persona che da anni vive e respira quanto di buono è stato fatto e quanto c’era da migliorare per arrivare fino alla promozione. Massimo Izzi preparatore dei portieri in alcuni frangenti sembrava avere una scuola calcio visto il numero dei giocatori che istruiva. Fondamentale il suo apporto per la crescita del giovane Cacace e il consolidamento di Marani e Nunziata. Per concludere Simone Fraticelli fisioterapista della squadra, capace di qualche miracolo muscolare pur di poter schierare i giocatori nel momento di maggior difficoltà sul fronte infortuni.