il caso

Fiano, Grifone e un giornalista a caccia della verità...

Il racconto di una domenica "particolare" dal punto di vista di chi ha raccolto testimonianze sulla partita del girone B interrotta

 È stata un'aggressione. Anzi, no. Ha accusato un malore. Però l'hanno preso a calci, ma io non ho visto niente. Ad ogni modo, la società prende le distanze.

Frammenti di una domenica pomeriggio di un giornalista che prova a fare il suo lavoro, ovvero: garantire l'obiettività dell'informazione; ma si ritrova a giocare al telefono senza fili.

Ieri, intorno alle 13 circa, l'arbitro Filippo Forza della sezione di Tivoli interrompeva la partita di calcio dilettantistico tra Fiano Romano e Grifone Gialloverde, dopo un classico parapiglia in cui i giocatori di casa si lamentavano per un'azione irregolare che aveva mandato in gol gli avversari. In pochi istanti la situazione sembra sfuggire di mano a tutti. Risultato: la gara non riprenderà più e di lì a poco sarà richiesto l'intervento delle forze dell'ordine.



La notizia si sparge in fretta e fa il giro delle redazioni. In poco tempo compaiono in rete articoli che informano dell'interruzione della partita di Fiano, altri che raccontano di una rissa, altri ancora che descrivono nei dettagli un'aggressione al fischietto di Tivoli. La cosa sembra seria e noi decidiamo di prenderla con le molle, soprattutto perché i nostri occhi non erano lì ad assistere all'incontro. Dopo aver raccolto le testimonianze di chi alla partita, al contrario di noi, aveva preso parte, ci rendiamo conto che qualcosa non torna.

In un primo momento ci viene raccontato di una vile aggressione, un'altra versione parla di un improvviso malore accusato dal direttore di gara. Prendiamo nota e continuiamo a farci largo nella vicenda ascoltando altre testimonianze. L'hanno circondato!, ha avuto una fitta ma nessuno l'ha toccato!, gli hanno strappato i cartellini dalle mani!, ma nessuna di queste voci vuole uscire dall'anonimato e chi ha assistito all'aggressione, in realtà, ci dice di non aver visto i calci. Con il materiale raccolto e con la massima neutralità, prepariamo il nostro articolo da dare in pasto al web. Nel frattempo, veniamo a sapere che Filippo Forza era stato accompagnato all'ospedale per ricevere le cure mediche e che i Carabinieri continueranno ad indagare sulla vicenda. Qualche ora più tardi, la società ospitante “prende assoluta distanza” dai fatti tramite un comunicato ufficiale. E la nostra perplessità aumenta.

Intanto il pomeriggio diventava sera e la domenica stava per volgere al termine. La mancanza di collaborazione riscontrata durante la nostra ricerca della verità ci lasciava tanti punti interrogativi, e un'unica certezza: ancora una volta dovremo attenerci alla giustizia sportiva e al referto arbitrale. Ammesso che anche l'arbitro non voglia tirare l'acqua al suo mulino, come tutti.

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