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Fiano Romano sempre più nella bufera: si dimette Antoniutti

Lettera del tecnico: “Con la dirigenza incomprensioni insanabili”. L'addio sarebbe arrivato prima della gara di Coppa

19 Ottobre 2016

Si dividono le strade di Antoniutti e il Fiano Romano

Si dividono le strade di Antoniutti e il Fiano Romano

Effetto domino in casa Fiano Romano dopo gli avvenimenti di domenica scorsa. Piercarlo Antoniutti ha rassegnato le proprie dimissioni in società e non allenerà più la prima squadra rossoblu. Secondo fonti vicino al club, la decisione del tecnico sarebbe stata comunicata ai dirigenti prima della partita di Coppa contro la Vigor Perconti, una scelta di cui i giocatori non erano a conoscenza. Al posto di Antoniutti nel match del Vigor Sporting Center in panchina c'era Giuseppe Milazzo. Nelle prossime ore si aspetta il nome del sostituto di Antoniutti, il quale ha voluto dire addio al Fiano Romano con questa lettera:


Si dividono le strade di Antoniutti e il Fiano Romano

"Ho deciso di lasciare la panchina del Fiano Romano. Una scelta che non dipende dalla posizione in classifica, certo non buona ma a mio avviso assolutamente recuperabile conoscendo i valori tecnici e morali del gruppo. A spingermi verso l’addio sono alcune incomprensioni - legate alla gestione dei calciatori e dei miei collaboratori - che mi hanno allontanato nelle ultime settimane dai dirigenti. Incomprensioni che ritengo insanabili e che mi impediscono di andare avanti. Lascio con grande rammarico, ma anche con i meravigliosi ricordi legati alle due promozioni conquistate con la Juniores (con la quale siamo arrivati in Elite, un risultato storico perché mai raggiunto da questa società) e con la prima squadra, con la quale ho festeggiato la vittoria della Prima categoria soltanto pochi mesi fa. Al di là dei problemi recenti, ringrazio la società per le opportunità che mi ha concesso, in particolare il presidente Guerrini, il vicepresidente Spacagno e il direttore generale Giuliani. Un pensiero speciale va ai giocatori, con i quali ho vissuto momenti indimenticabili, e ai ragazzi che dagli spalti ci hanno sempre sostenuto con straordinario e decisivo affetto. Ora mi aspetto un ultimo regalo: la salvezza. Sarò il loro primo tifoso".

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