Caos Vivace: il team tornerà in campo ma nulla è cambiato

L’incertezza ed i malumori dell’ultimo periodo continuano a prendersi gioco delle sorti della Vivace Grottaferrata. Ricordiamo che da più di un mese, anzi quasi due, giocatori e mister stanno vivendo una situazione diventata ad oggi insostenibile, con la dirigenza biancorossa che senza mezzi termini ha voltato le spalle all’intero gruppo per motivi che sembrano non avere nulla a che fare con i sani principi dello sport. La squadra della Vivace in questo abbondante lasso di tempo ha provato in tutti i modi a far capire alla società che l’atteggiamento intrapreso dalla stessa avrebbe portato inevitabilmente alla disgregazione del gruppo. Mister Alberghini, in prima persona, poche settimane fa aveva lanciato pubblicamente tramite la nostra testata l’ennesimo appello alla dirigenza per cercare quantomeno un compromesso tra le parti,  con l'intento di tenere in vita un club come la Vivace ma pensando soprattutto al bene dei ragazzi stessi, che in questa bizzarra situazione sono coloro che sicuramente ne stanno pagando le spese più grandi in termini morali e non. Inoltre, stando ai primi riscontri, gli stessi giocatori sarebbero in un certo senso “prigionieri” della società, con quest’ultima che sembrerebbe non concedere loro neanche la possibilità di andare a giocare altrove in ambienti certamente più sani. Ricordiamo che domenica scorsa il mister e la squadra sono giunti alla decisione di non scendere in campo al Villa Claudia in simbolo di protesta, rimediando lo 0 - 3 a tavolino ed un punto di penalizzazione in classifica generale. Lo scopo era quello di dare un ulteriore forte segnale a chi ormai da tempo diserta gli impegni che ogni club che si rispetti dovrebbe mantenere nel corso di una stagione, ma nonostante ciò sembra non essere cambiato ancora nulla. Domenica al Comunale arriverà la Cavese, ma il rischio che il campo resterà di nuovo vuoto dovrebbe essere scongiurato. Alberghini ed i suoi sono infatti intenzionati a giocarsi la sfida con il team di Antonini, tornando ad onorare fino in fondo quelli che sono gli impegni sul campo in attesa che qualcuno si metta una mano sulla coscienza e torni a guidare come si deve il club, che stando alla luce dei fatti rischia fortemente di scomparire.