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L'intervista

Nettuno, il dg Berellini illustra il nuovo progetto societario

Dopo l'ingresso dei nuovi soci all'interno del club la dirigenza verdeblu si proietta in avanti esponendo le principali linee guida

28 Dicembre 2016

Nettuno, Tomassi e Spogliatoio (foto ©Salvatori)

Nettuno, Tomassi e Spogliatoio (foto ©Salvatori)

Con l'imminente arrivo del nuovo anno anche in casa Nettuno si respira un'aria di rinnovamento. Da dicembre infatti, al Masin si è insediata una nuova dirigenza, con figure che tra l'altro sono già state protagoniste con il club verdeblu portandolo a raggiungere la massima categoria regionale 3 stagioni fa. Tra queste i nomi di Loreti e Lalli, nettunesi doc i quali hanno deciso di rilevare la vecchia proprietà per dare inizio ad un nuovo percorso. Restando in ambito dirigenziale, la carica di direttore generale resta saldamente tra le mani di Fabio Berellini, tra i pochi sopravvissuti in una situazione sicuramente non semplice garantendo in prima persona il normale svolgimento delle attività della prima squadra ed anche del settore giovanile.

Nettuno, Tomassi e Spogliatoio (foto ©Salvatori)


É lo stesso dg ad esporre le principali linee guida del nuovo progetto, puntando principalmente a recuperare quelli che sono i principi e gli stili del calcio dilettantistico confrontandosi inoltre con le più blasonate realtà del panorama calcistico laziale. “Innanzi tutto vorrei sottolineare come le nuove figure dirigenziali si siano messe subito a disposizione del Nettuno Calcio, persone che sono trascinate dalla grande passione per questo sport e per questa città. Per quanto riguarda il nuovo progetto ci sono delle considerazioni in merito alle quali purtroppo siamo vincolati. Per esempio il discorso sugli impianti sportivi, in relazione al quale bisognerà capire come il Comune vorrà gestire l'aspetto delle concessioni. Ad oggi, per partire con un progetto degno di nota, bisogna prima di tutto avere degli impianti all'altezza, quindi sarà importante capire come l'apparato comunale vorrà muoversi a tal proposito. Detto questo, uno dei nostri principali obiettivi è quello di plasmare una prima squadra che faccia da faro trainante al nostro settore giovanile. Tutto questo però deve avvenire secondo quei principi e quei “limiti” che dovrebbero far da recipiente all'intero movimento calcistico dilettantistico, e questo soprattutto per un campionato come quello di Promozione, dove spesso ci sono richieste quasi imponderabili quando invece si dovrebbe recuperare il vero senso del fare calcio a questi livelli. Detto questo credo che l'ingresso dei nuovi soci sia un dato molto positivo. Si respira una grande passione per questi colori e tutto lascia pensare che ci possano essere le basi per un futuro ricco di soddisfazioni. Mettere in pratica quelle che ad oggi sono soltanto delle idee sarebbe già un passo molto importante in ottica futura. Tornando al discorso prima squadra si è deciso di dare massima fiducia a quei ragazzi che anche in un anno difficile come questo hanno dimostrato costanza e dedizione per questa maglia, dopo l'arrivo di Di Cori cercheremo di rinforzare ulteriormente la rosa con qualche altro elemento e di ricominciare magari con una vittoria alla ripresa del campionato. La partita col Falasche sarà per noi quasi decisiva, vogliamo assolutamente vincerla per poi poter affrontare i successivi impegni con un pizzico di carica in più”.

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