Caso Ruggiero: la posizione di Gazzetta Regionale

Dall'amarezza della dirigenza dell'Atletico Morena, alla sorpresa della nostra redazione. Difficile comprendere il perché di una replica da parte del club, tra l'atro tardiva, a un articolo che, in nessun passaggio, lasciava spazio a interpretazioni “alternative”. La riflessione di Francesco Mancin sull'infortunio del calciatore dell'Indomita Pomezia Salvatore Ruggiero, dopo una rapida premessa per descrivere i fatti (l'unico momento in cui la società Atletico Morena viene tirata in ballo, tra l'altro unicamente nelle vesti di squadra partecipante alla partita), procede spedito “puntando la penna” contro la terna arbitrale e alla non decisione, quella di non sospendere il match. Di lì, dopo aver illustrato un paio di dettagli, come la paura dei calciatori (compresi quelli dell'Atletico Morena ovviamente) e le problematiche dell'assistente nel percorrere la fascia vista la presenza di Ruggiero nei pressi della linea laterale, passa all'esposizione della sua opinione, appellandosi alla “regola non scritta, quella del buon senso”. Sinceramente poco importa che la ricostruzione dei fatti non sia scientificamente precisa, quale quella del luogo di un delitto, poiché già dalla prime righe si intende che l'articolo abbia la chiara intenzione di esprimere un parere e non certo di andare a ripercorrere le esatte dinamiche dell'infortunio. Per lo più, la celere spiegazione di Mancin, coincide con quella presente nel comunicato dell'Atletico Morena: Ruggiero è stato trasportato, svenuto o incosciente, dopo essersi momentaneamente rialzato o meno (a chi importa?), dai giocatori di casa e adagiato affianco alla panchina. Ma poi, si può parlare di ricostruzione precisa usando termini come “forse per il colpo ricevuto o per la paura dello stesso incidente, sembra che abbia avuto uno svenimento” citando il comunicato del club. Detto questo, siamo veramente sorpresi dall'interpretazione che la dirigenza biancoblu ha attribuito alle parole di Mancin. Chi si è permesso di dire o ha lasciato intendere che ai calciatori dell'Atletico Morena interessasse solo riprendere la partita? Va notato che nello scritto, quando il giornalista intende precisare a quale squadra appartengano i giocatori, lo fa esplicitamente (parla di giocatori di casa e gruppo pometino). Quando invece parla di “stupore generale” e di “calciatori che avevano paura di giocare in quella zona”, perché l'Atletico Morena suppone che vengano esclusi i suoi tesserati? Anche perché se questa non fosse la lettura della dirigenza del club, non avrebbe alcun senso l'amarezza. L'articolo, è insindacabile, parla unicamente del buon senso, quale buon senso avrebbe dovuto mettere in atto l'Atletico Morena, considerando che non avevano il potere di fare nulla? Che ci si riferisse alla direzione di gara è sembrato abbastanza chiaro a tutti i lettori di Gazzetta Regionale (tra l'altro basta leggere titolo e sottotitolo), che hanno condiviso l'opinione condannando la terna. Una notizia letta oltre duemila volte, con riscontri unicamente positivi. Il comunicato del club tra l'altro va addirittura a sottolineare che non solo i calciatori sono stati esemplari, ma anche i dirigenti! Come se qualcuno avesse detto il contrario... In tutto questo siamo noi a sottolineare, come in apertura, la curiosa tempistica di questo comunicato. Quattro giorni dopo il match in questione, tre dopo il nostro articolo, due dopo il comunicato inviato dall'Atletico Morena alle testate giornalistiche contenente le dichiarazioni di Nanni, dal titolo “Tornato per aiutare la squadra a salvarsi”. Ovviamente non vi è riferimento dell'accaduto, si parla solo del successo ottenuto contro i pometini, dei gol del bomber tornato alla base e dei nuovi impegni della squadra per raggiungere la salvezza. Ma ci fermiamo qui, sostenendo fermamente l'opinione di Francesco Mancin e sperando che l'Atletico Morena non si ritrovi a discolparsi senza che nessuno abbia mosso accuse.