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il caso
13 Marzo 2017
ASD Poli Calcio
Che a Poli non tiri una buona aria non è una novità. Domenica la frattura tra giocatori e società si è ulteriormente aggravata, con parte della squadra che si è rifiutata di portare a termine la gara contro la Castelnuovese. Partita che l'arbitro si è trovato costretto a sospendere per insufficienza di giocatori ospiti in campo e con gli avversari in vantaggio per 6-0. Sostituzioni affrettate, infortuni sospetti e indiscrezioni clamorose che trapelano dallo spogliatoio: davvero una brutta figura per il Poli, che aveva iniziato la stagione alla grande e che ora rischia addirittura di non portare a termine il torneo.
A tal proposito è voluto intervenire Luca Brugnoli, presidente del club prenestino, che si è rivolto alla sua squadra con queste parole: "Sono venuto a sapere che alcuni giocatori si sono rifiutati di scendere in campo. In settimana ci sarà un incontro tra squadra e dirigenza per chiarire le condizioni che hanno determinato questa situazione e ognuno dovrà assumersi le proprie responsabilità. A me hanno insegnato che gli uomini onorano gli impegni presi, perciò invito tutti a fare un passo indietro e a portare a termine questo campionato in maniera dignitosa, proprio come la squadra si era impegnata a fare nel faccia a faccia avuto a dicembre".
Quello degli accordi presi e non rispettati tra società e giocatori - in entrambe le direzioni - sembra essere il leitmotiv della stagione in corso, con vicende analoghe a quella di Poli dalla Serie D fino alla stessa Promozione, Capranica in primis. Al di là di capire chi sia il colpevole e chi la vittima, sta di fatto che il problema andrebbe inquadrato a livello generale, auspicandosi - perché no? - anche un intervento da parte della Federazione. Perché oltre al rispetto di contratti e strette di mano "estive", ci sarebbe la regolarità dei campionati da tutelare.
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