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L'intervista

Poli, Brugnoli: "Certi episodi mi hanno fatto male"

Il presidente del club racconta a trecentosessanta gradi gli avvenimenti accaduti quest'anno; c'è tanta amarezza

26 Maggio 2017

Poli Calcio

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Alla fine la replica è arrivata. E non poteva andare diversamente, vien da dire. Dopo qualche mese di attesa, e tanto inchiostro riversato su varie testate giornalistiche, il Presidente dell'ASD Poli, Luca Brugnoli, proprio in merito ai recenti articoli comparsi su alcuni organi di stampa, ha ritenuto opportuno intervenire su determinati aspetti che non rispecchiano il reale svolgersi dei fatti che hanno portato alla crisi, e poi alla retrocessione, della formazione prenestina. Una chiacchierata con il nostro giornale affrontata mai con toni polemici, anche se la delusione nei confronti di qualcuno traspare chiaramente, ma con la voglia di fare finalmente chiarezza sulle vicissitudini che hanno investito la società arancio amaranto nel corso dell'ultimo campionato.


Presidente, cosa succede a Poli?


“Permettemi prima di tutto di ringraziare tutti i partecipanti a questo progetto per l'impegno profuso e il notevole spirito di appartenenza dimostrato. In tutte le occasioni che ho avuto, ho sempre cercato di evidenziare i meriti del fantastico “gruppo” che è riuscito per diversi anni a far sognare una piccola realtà come Poli, rendendosi protagonista di una scalata apprezzata e commentata positivamente da tutti”. 


Anche questa stagione sembrava essere iniziata nel migliore dei modi:  poi cosa è accaduto?


“Già, l'inizio di questo campionato lasciava presagire un altro cammino trionfale con commenti positivi degli organi di stampa tali da definire il Poli come un modello tecnico/gestionale da prendere come esempio. Già dopo poche partite, considerando le eccellenti prestazioni, la nostra società era entrata di diritto nel novero delle pretendenti alla vittoria finale. Poi però la sfortuna ha cominciato a girarci le spalle, infatti il nostro organico è stato dimezzato dai gravi infortuni di Dimugno, Colozzi, Moroni, Botti e Grassi. Questa situazione è stata capita al volo dal nostro capitano Dimugno che ha partecipato, nonostante l'infortunio, alle sedute degli allenamenti e alle partite per sostenere la squadra fino alla fine del campionato. Questo spirito non è stato però colto da alcuni altri nostri calciatori che hanno tirato i remi in barca”. 


Da qui le dimissioni di Galli?


“Sì, presentate al sottoscritto dopo una telefonata che il tecnico ha ricevuto da un calciatore, a suo dire rappresentante lo spogliatoio che, non si capisce a quale titolo, ha espresso la volontà del gruppo di non continuare, sostituendosi di fatto al nostro direttore sportivo e comunicando il tutto senza il minimo preavviso”.


Non può essere più esplicito su chi ha comunicato questa decisione? 


“No, questo no, ci sono delle questioni in corso e lo comunicheremo soltanto nelle sedi opportune. L'atteggiamento totalmente scorretto di questo calciatore, soprattutto per mancanza di rispetto dei ruoli che esistono all'interno di una società, ha di fatto spinto il mister a rassegnare le dimissioni in quanto si è sentito tradito da quel gruppo”. 


Tradito in che senso? 


“Nel mese di dicembre, dopo le dimissioni di Vicalvi e con l'arrivo di Galli in panchina, al termine di una riunione con il sottoscritto, il vice presidente, il direttore sportivo e lo stesso allenatore, la squadra ha confermato la volontà di proseguire l'impegno con l'ASD Poli nonostante fosse stata informata chiaramente delle difficoltà economiche derivate dal mancato introito di alcuni sponsor che non hanno potuto più rispettare gli impegni presi ad inizio stagione. In altre occasioni avremmo coperto noi tale mancanza, ma con l'impegno in prima persona della famiglia Brugnoli, abbiamo dovuto risanare l'impianto di gioco e chiunque appartiene a questo mondo sa perfettamente quali siano i costi da affrontare”.


Lei ha provato a convincere Galli? 


“A nulla è valso il mio tentativo di far tornare sui propri passi il mister che non ha voluto sentire ragioni in quanto, come uomo di sport, non aveva più nessuna intenzione di allenare atleti che si erano rimangiati la parola data a dicembre dopo pochi mesi. La società, preso atto con rammarico delle dimissioni di Galli, è riuscita, tra mille difficoltà, ad individuare Messina come nuovo tecnico, ricevendo dallo stesso rassicurazioni circa la disponibilità di alcuni calciatori di sposare il progetto per tenere in piedi la squadra, questo unitamente ad alcuni calciatori che hanno scelto di proseguire con noi di cui ringrazio personalmente e a nome della società per l'attaccamento dimostrato alla maglia fino alla fine, grazie ragazzi!!


Poi si arriva alla gara con la Castelnuovese: il momento più nero.


“Non mi era mai capitata una cosa del genere. A fine primo tempo i calciatori Botti, Ceccarelli e Rosi hanno comunicato a Messina la loro volontà di non scendere in campo nella ripresa, lasciando la squadra sconcertata e mancando di rispetto a tutti gli altri calciatori che hanno scelto comunque di continuare la gara. Lascio ai lettori ogni tipo di riflessione”.


È a questo punto che Messina lascia? 


“Per esattezza Messina è stato esonerato dopo che il vice presidente Mario Brugnoli e il direttore sportivo mi hanno segnalato che, in una delle ultime gare della stagione, il mister ed alcuni calciatori da lui portati non avrebbero partecipato per impegni personali; preciso che è stato il mister Messina a offrirsi per chiudere il campionato cosa che non è riuscito a fare non riuscendo neanche a portare tutti i giocatori da lui promessi. Con una rosa ridotta all'osso abbiamo cercato di portare a termine il campionato con onore, ma purtroppo abbiamo inanellato una serie di sconfitte che hanno portato alla retrocessione”. 


Dunque non si è trattato di dimissioni? Su alcuni mezzi di informazione si parlava di una scelta del tecnico.


"Niente dimissioni. Ho chiesto diritto di replica alla testata giornalistica che ha pubblicato l'intervista a Messina nella quale si parla di dimissioni, al fine di poter riferire il reale svolgimento dei fatti. A tutt'oggi, ad otto giorni di distanza dalla richiesta inoltrata tramite il mio legale, non abbiamo avuto alcun riscontro. Mi auguro di non esser costretto ad interessare anche l'ordine dei giornalisti di quanto sta accadendo. Al contrario, la Gazzetta Regionale ha immediatamente dato seguito alla mia richiesta di replica, e di questo vi ringrazio sinceramente."


Parliamo, naturalmente, delle dichiarazioni rilasciate da alcuni ex tesserati a metà marzo a Gazzetta Regionale.


“Assolutamente. Quello che mi ha colpito immediatamente è stato il fatto che erano tutti calciatori non confermati per scelta tecnica. Solo uno era ancora tesserato con noi, perché nonostante non avesse avuto il gradimento del tecnico ha scelto di continuare ad allenarsi e provare a rientrare in rosa. Al di là di questi aspetti, quello che mi ha sconcertato sono che tali dichiarazioni risultano oltremodo offensive e senza dubbio lesive della dignità, del decoro, della reputazione e dell'immagine dell'ASD Poli e del sottoscritto. Ma non è stato l'unico articolo fazioso nei confronti del nostro club. Così in data 8/9 maggio 2017 ho presentato istanza di deferimento alla competente autorità disciplinare per tutti i tesserati soggetti coinvolti nelle condotte sopra esposte, a titolo di responsabilità che a ciascuno appartiene, nonché richiesta di ricorso alla giurisdizione statale in deroga al vincolo di giustizia relativamente alle eventuali azioni di risarcimento danni che riterrò opportuno intraprendere. Ho letto dichiarazioni in cui si afferma che non avrei pagato i rimborsi spese o non avrei mantenuto la parola data. non è vero. Ho sempre pagato tutti i rimborsi e ho fornito i relativi riscontri documentali alla procura federale. Non appena si sono verificate difficoltà economiche, peraltro dipendenti da fattori esterni alla Poli Calcio e alla famiglia Brugnoli, ho immediatamente informato la squadra che, come già detto prima, aveva spontaneamente accettato la situazione prendendo l'impegno di portare comunque a termine la stagione. Ci tengo a precisare che l’eventuale ricavato dell’azione risarcitoria sarà da me devoluto in beneficenza ad una Onlus nel panorama calcistico”.


Nelle sue parole sentiamo tanta amarezza: quale sarà il futuro di questa società?


“Incerto. Sinceramente questa stagione mi ha un po' fatto disamorare del calcio. Credo nel valore del rispetto delle persone e intendo dal punto di vista umano e non sotto il profilo esclusivamente sportivo. Questo è venuto meno, soprattutto nei confronti di chi per questa società, e per la cittadina di Poli, in questi anni ha dato tantissimo, portando il club su palcoscenici mai assaporati prima. Devo riflettere su quale sarà il futuro del club. Ma questi episodi mi hanno fatto davvero male. Questo è un momento triste per la nostra famiglia e credo che solo il tempo potrà far capire a tutti anche cosa abbiamo dato al nostro Paese”.

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