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L'intervista
21 Giugno 2017
Il presidente Rinaldi insieme a Galofero (©SS Michele e Donato/Facebook)
Come di consueto, nel periodo immediatamente seguente la chiusura dei vari campionati, le società dilettantistiche sono già proiettate a ciò che sarà il futuro prossimo. Non ne è ovviamente un'eccezione il SS Michele e Donato divenuta una delle certezze del campionato di Promozione. La società del presidente Rinaldi si avvia verso la sua settima partecipazione in categoria e quest'anno, il girone D, si prospetta ancora più impegnativo e qualitativo. In casa giallo amaranto le idee sembrano comunque molto chiare, su come sviluppare il proprio progetto mirando ad una filosofia di fare calcio volta a valorizzare al meglio il proprio potenziale a disposizione. Non un ridimensionamento degli obiettivi o del capitale, ma al contrario seguire una traccia ben definita e che soprattutto a lungo termine potrebbe rivelarsi la più giusta nel mondo del calcio dilettantistico.
“Al SS Michele e Donato abbiamo deciso di 'rivoluzionare' - dichiara il patron Rinaldi - mettere in primo piano i nostri giovani e farne il futuro punto di forza riguardo proprio la prima squadra. Questo è il mio modo di intendere il calcio e credo che alla lunga questo progetto si riveli vincente. Avere un settore giovanile con 3 categorie in Elite non può non avvantaggiarci in questo senso, lavorare bene sin dall'agonistica potrà permetterci di crearci i giocatori in casa. Nel campionato appena trascorso abbiamo avuto già degli ottimi riscontri. Ne sono un esempio i vari, Bonetti, Cordì, Soreca, Di Maggio, Di Tullio, Agostini, Ceti, Tintari, Raiz, Amadio e così via, che pur giocando con la Juniores hanno trovato impiego anche in Promozione. Tra le certezze della prima squadra ci sono poi gente come Galofero, D'Aversa e Santangelo, che ormai da diverse stagioni stanno incarnando in pieno il mio modo di operare nel calcio dilettantistico. Inoltre sia ben chiara una cosa, pescare in casa nostra non vuol dire aver ridimensionato i nostri obiettivi anzi, allestiremo una rosa competitiva per dire ancora una volta la nostra. Sono convito che questa è la strada giusta”.
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