la storia
Venezuela-Fiumicino solo andata: Faria Russo e il sogno Serie A
Il portiere ex professionista ha abbandonato il suo paese in crisi, adesso riparte dai rossoblu per tornare ad alti livelli
La crisi in Venezuela lo aveva costretto a fare le valigie. Il lungo viaggio oltre l’oceano lo ha catapultato nel nostro paese. Il Fiumicino e il patron Simone Munaretto gli stanno dando una nuova famiglia e lui si è fatto subito voler bene, con la passione e la professionalità di chi ha giocato ad alti livelli. Anthony Josè Faria Russo, portiere nato nel 1994 dal doppio passaporto venezuelano - portoghese, è stato l’acquisto "a sorpresa" del Fiumicino Calcio 1926. E che acquisto. Anthony, in patria, ha difeso i pali di squadre professionistiche di Serie A e Serie B venezuelane.
Superfluo, quindi, sottolineare l’apporto che l’ex giocatore professionista (ex per cause di forza maggiore) potrà dare alla banda rossoblu nel campionato di Promozione laziale. “Un ragazzo d’oro, educato e sereno. Lo capisci da come si pone che è un professionista”, dicono di lui in società. “È arrivato qui per caso. Me l’hanno presentato e gli ho voluto dare l’opportunità di farlo allenare con noi - racconta Giuseppe Dionisi - “Una volta tesserato, lo abbiamo fatto esordire in campionato. Ho immediatamente capito che non c’entra nulla con questa categoria, Anthony per noi è sicuramente un valore aggiunto”.
In un buon italiano - con forte accento spagnolo, una delle lingue masticate dall’ex Deportivo Petare e Atletico Venezuela - le prime parole del ragazzo alla stampa italiana: “Sono dovuto andare via dal Venezuela perché lì la situazione è molto difficile. Il mio esordio in squadra con il Fiumicino? È stata la mia prima partita fuori dal Venezuela, ero un po’ nervoso. Grazie a Dio sta andando tutto bene, qui il calcio è molto più competitivo rispetto al luogo da dove vengo”.
23 primavere a dicembre, 1,86 cm di altezza, Faria è cresciuto nelle giovanili di Club Deportivo Gulima FC e Centro Italo Venezolano. L'esordio tra professionisti è avvenuto nel 2014 a 19 anni, il suo futuro invece è ancora tutto da scrivere. Lui si augura di rimanere a lungo nel nostro paese e coltiva un sogno neanche tanto segreto: “Voglio restare qui e arrivare in Serie A. Se mi manca il mio paese? Quando gioco a pallone non mi manca niente”. Ipse dixit.