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L'INTERVISTA

Spychalski: "Una favola chiamata Lavinio Campoverde"

Il capitano ci racconta la sua stagione, fra Eccellenza, infortuni, multe e sorrisi

17 Maggio 2018

Spychalski: "Una favola chiamata Lavinio Campoverde"

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Ci sono squadre che nascono con il preciso obiettivo di vincere e conquistare il primo posto in campionato; altre, affrontano la stagione con la retrocessione a mo' di spada di Damocle, sempre in bilico; altre ancora, si rivelano delle sorprese, alternando grandi risultati a partite dove si poteva fare meglio; poi, c'è il LavinioCampoverde, la quale non è riassumibile in nessuna di queste categorie, per il semplice motivo che la stagione appena terminata del Lavinio è stata quanto di più sorprendente in Promozione. Un cammino tortuoso, visto che a Settembre aleggiava ancora il dubbio sull'iscriversi o meno al campionato. Poi però, la squadra si è iscritta, e da lì è stato un crescendo di risultati e successi. Abbiamo voluto intervistare l'anima di questo splendido spogliatoio, il capitano, Raffaele Spychalski, per tutti Spicia, terzino destro alla Zanetti, macinatore di chilometri su quella fascia e vera e propria guida per il Lavinio di mister Antonelli: "E' stata una stagione fantastica, terminata con una vittoria voluta da tutti. Nessuno di noi si aspettava un cammino simile, ma mentirei se dicessi l'esatto contrario. Non dico che lo sapevamo gia dall’inizio di poter vincere il campionato, perché siamo partiti un po’ impreparati. Fino all’ultimo siamo rimasti col fiato sospeso! Poi a dicembre, con 11 punti di vantaggio  e con arrivi come quelli di bomber Cristofari e gli altri, abbiamo capito che si poteva fare". Ed il merito maggiore, forse, è stato proprio quello di riuscire a mantenere il primato, nonostante le insidie che esso porta nel corso dell'anno: "Per fortuna siamo riusciti a rimanere con i piedi per terra ed abbiamo raggiunto l’obbiettivo finale, che oramai per noi era diventato a metà fra un obbligo ed un dovere". Ma, a livello personale, il capitano del Lavinio ha vissuto una stagione tutt'altro che rosa e fiori: "L’infortunio mi ha tenuto parecchie partite fuori ma sono sempre stato presente con la squadra ogni domenica. Questo perché per vincere, a mio parere, bisogna stare sempre uniti e fare gruppo. Nel corso dell'anno ho dispensato un po’ di multe e regole che hanno tenuto tutti in riga", ci racconta sorridendo capitan Spicia, festeggiando il primo posto. E l'ultima domanda non può che riguardare il futuro della società: "Il progetto della società è fare l'eccellenza; mi auguro di figurare fra i confermati", risponde ridendo. Ma tutti sanno, in casa Lavinio, che Spicia a settembre sarà lì, con la fascia da capitano, a guidare ancora una volta questo splendido gruppo nella sua nuova avventura calcistica. 

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