la storia
Maiorani, cuore arancioverde: "Vicovaro il mio orgoglio"
Il centrocampista è intervenuto sull'argomento mercato per chiarire le ultime vicende che hanno tenuto banco
Testa e cuore quasi mai vanno d'accordo, nella vita di tutti i giorni così come nello sport. Se poi subentra la componente economica diventa tutto molto simile alla Morra Cinese, più comunemente conosciuta come il gioco "carta, sasso, forbici". Chi vince nel calcio? Di solito i rimborsi cash (ahimè, anche fra i dilettanti...), ma non in questo caso. O, meglio, nel caso di Carlo Maiorani ha vinto il cuore. Il centrocampista e simbolo del Vicovaro, che fonti vicine all'ambiente davano in trattativa con altre squadre, si è preso del tempo per valutare il suo futuro e alla fine ha deciso di lasciare la valigia in garage. "Questo è il mio paese e sono orgoglioso di rappresentarlo - ci ha detto Carlo - Ho avuto offerte importanti, con la Vis Subiaco c'è stata una trattativa pulita, onesta, e confesso che mi sarebbe piacuto lavorare con il professionista Sandro Orati (tecnico della Vis, ndr). Il lato economico? Conta, ma alla fine ho deciso di restare. Certo, avrei preferito chiarire tutto in anticipo con la mia società, ma va bene così". Insieme a Carlo, resta a Vicovaro anche il portiere Francesco Maiorani, fratello e compagno di mille battaglie. Perché il cuore, in fin dei conti, è quasi lo stesso.