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L'INTERVISTA

Anitrella, lo sfogo di Bottoni dopo la sconfitta di Cassino

Riceviamo e ripubblichiamo la lettera del tecnico neroverde a margine della burrascosa partita contro il Real

10 Settembre 2018

Angelo Bottoni @GazReg

Angelo Bottoni @GazReg

Angelo Bottoni @GazReg

La burrascosa partita tra Real Cassino Colosseo e Anitrella ha avuto inevitabili strascichi. Nella seconda frazione di gara l'andamento della gara è completamente cambiato. Il primo tempo si era chiuso con gli ospiti in vantaggio di 2 a 1. Nella ripresa i padroni di casa erano riusciti a ribaltare il risultato tra le tantissime proteste della società neroverde. Questo lo sfogo del mister Angelo Bottoni: "Tra calciatore ed allenatore sono nel calcio da oltre 30 anni e mai mi era capitato di vedere un tale arbitraggio, qui non parliamo di un errore, di un fallo invertito, o di un rigore dubbio, diciamo sempre che l'arbitro sia un essere umano e può sbagliare quanto un calciatore. Qui parliamo di una partita decisa nell'intervallo, di un cambio repentino e netto di arbitrare tra primo e secondo tempo, tra l'altro una gara correttissima nei primi 45'; al 4' del secondo tempo ci siamo ritrovatai senza sapere perché in 9 calciatori ed un rigore contro inventato! In doppia inferiorità numerica riusciamo a tenere stretto con i denti e con il cuore il risultato falsato di parità, ma non ancora soddisfatto del suo operato il signore Luigi Romano di Formia al minuto 85' dava un secondo rigore ai locali per un'uscita bassa del mio portiere Lisi con il pallone che cambiava nettamente direzione andando in angolo (altr rigore inesistente) che scatenava le proteste del mio portiere che a sua volta veniva espulso, quindi abbiamo chiuso in 8 (senza aver commesso falli di rilievo). Ma la ciliegina sulla torta è il recupero che ha deciso di dare il signor Romano, che con 3 espulsioni, 2 rigori e tante fasi di protesta ha racchiuso in 2 minuti! La loro panchina ed il loro allenatore Zollo, persona corretta e che stimo, mi diceva in continuazione: 'Ma questo cosa sta combinando?'. Eravamo tutti increduli, noi in campo e la gente sugli spalti. C'era un'atmosfera surreale, quasi fiabesca. Amo il calcio, ma la mia è una passione, non un lavoro. Martedì tornerò ad allenare un gruppo di ragazzi ed un presidente che fanno tanti sacrifici per il calcio, con una grande voglia, gli dirò di andare avanti e lasciarci tutto alle spalle ma non sarà facile, anche perché oltre oltre a questa partita il sig. Romano ci ha falcidiato anche per le prossime, ma ci proveremo, questo posso assicurarlo! Mi assumo tutte le responsabilità facendo queste dichiarazioni, ma tutto ciò non poteva passare inosservato per l'ennesima volta, altrimenti non possiamo poi lamentarci del calcio italiano così in decadenza, ma se in giro vanno direttore di gara di questo così basso spessore professionale ed umano vuol dire che il calcio italiano ha davanti a sé molta, troppa, strada da fare!".

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