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L'INTERVISTA

CSL Soccer, Fracassa: "Ci esaltiamo nelle difficoltà"

Rimontare due reti certo è una montagna da scalare: farne tre in 60 minuti al Canale Monterano è un'impresa

19 Ottobre 2018

Daniele Fracassa (foto GazReg)

Daniele Fracassa (foto GazReg)

Daniele Fracassa (foto GazReg)Partite così la CSL Soccer le riesce a giocare brillantemente eccome. Rimontare due reti certo già di per se è una montagna da scalare: farne tre in 60 minuti contro una squadra ben organizzata come il Canale Monterano di Antonio Graniero anche se ridotto in 10 (espulso Marani al 35’pt), forse ingiustamente, eppoi in 9 (out pure De Felici per fallo rude al 46’st) di per se, è un’impresa comunque titanica, quasi eroica. Queste le parole del tecnico Fracassa.

Mister Daniele Fracassa la CSL Soccer ama la gloria al punto di andarsela a ricavare anche se la necessità magari non sussiste...

Si è così, a noi piace complicarci la vita, forse i ragazzi sono poco convinti ancora dei propri mezzi al punto che perdono lucidità quando sono prossimi al raggiungimento di un traguardo anche minimo: emergono nel momento in cui sono ad un bivio. Se così effettivamente è, ci dobbiamo lavorare e parecchio pure: a me piace ottenere risultati attraverso la strada più facile, non tramite quella più contorta anche se più intrisa di gloria.

Col Canale Monterano però la CSL ha disputato una grandissima partita: certo avete beneficiato dell’uomo in più per oltre un’ora di gioco ma l’impresa è comunque di ampia portata. Nella ripresa decisivi i cambi 5 effettuati nei primi dieci minuti di gioco?

Indubbiamente abbiamo giocato una partita eccelsa però ad esempio dopo la rete di Gaeta ci siamo come smarriti. Lo schiaffo dai trenta metri di Chialastri e, successivamente l’espulsione comminata al loro portiere Marani hanno prima fatto precipitare la squadra nel baratro poi la speranza si è riaccesa: da quel momento in poi siamo stati perfetti, abbiamo segnare 3 reti e ammirato il loro portiere compiere almeno altri due interventi prodigiosi, tutto ciò significa avere qualità, carattere ed estrema voglia di raggiungere l’obiettivo. Per quanto concerne l’assetto modificato dovevamo rischiare ma sempre con un velo di prudenza: chi è entrato ha dato il suo prezioso contributo e di questo ne sono felice. Ho notato però un po’ troppa frustrazione in qualcuno, la crescita passa anche da certi atteggiamenti, al pubblico dobbiamo mostrare la prestazione non accenni di polemiche.

Volevate fermamente il passaggio del turno. La Coppa può essere un buon viatico verso un qualcosa di clamoroso per una realtà come la CSL?

È veramente presto per dirlo, per noi è innanzitutto essenziale mantenere con una certa disinvoltura, possibilmente, la categoria. Contestualmente credo che ci possiamo divertire sia in campionato che, appunto in Coppa, poiché il parco giocatori di cui dispongo è ampio, la doppia competizione mi permette di far ruotare un po’ tutti e, soprattutto, di responsabilizzare, tutti.

La CSL attualmente è il terzo polo calcistico cittadino: gli ultimi due anni, in tema di risultati, la vedono però emergere prepotentemente. Secondo posto in prima categoria, attuale quinto in Promozione, a soli 3 punti dalla zona play-off...

L’anno scorso abbiamo disputato un gran bel campionato, quest’anno siamo partiti forte nonostante la categoria nuova, un calendario iniziale tosto da affrontare, giustamente da neopromossa. Onestamente credo che possiamo ulteriormente crescere a patto di rimanere estremamente umili, compatti, professionali, rispettosi nei comportamenti ma anche sereni e un pizzico spensierati.

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