Ferentino, due lezioni per crescere: operazione riscatto

Il calcio, in fondo, a volte sa essere anche storie di fantasmi. Quando domenica 28 ottobre la Mistral Gaeta ha urlato a gran voce "C'è ancora vita su Marte", la speranza di sognare il trionfo a fine stagione si è riaccesa anche nelle altre rivali del Ferentino. Mariniello, Marciano e Bruni hanno inviato tre messaggi a tutto il campionato.

La squadra del record Non era scontata la vittoria dei pontini alla "Città dello Sport": gli amaranto di Francesco Pippnburg reduci dall'annata memorabile nel girone H di Prima Categoria conclusa alla cifra-record di 26 vittorie e 2 pareggi con 100 gol fatti e appena 8 subiti, però erano già caduti in casa contro il Pontinia (0-2), quindi uno spiraglio si intravedeva. In particolare per una squadra come quella di Alessandro Parisella, allestita con un organico che non ha nascosto le ambizioni di voler lottare per il vertice. Sull'onda del capolavoro mistralino e del passo falso gigliato, il calendario ha proposto subito ai ciociari l'occasione per il riscatto nel derby del "San Marco" di Monte San Giovanni Campano: fatale anche in casa dei gialloblù di mister Castellucci la ripresa. Faliero e Iozzi hanno regalato la vittoria ai monticiani dedicandola a Ernesto Terra mentre a Caligiuri e compagni è stato impartito il secondo stop consecutivo.

Operazione Scacciafantasmi Ma la lezione per il Ferentino è stata un'altra: i momenti difficili in un girone equilibrato e dalle piazze blasonate - Ferentino appunto, Mistral, Anitrella, Formia, Monte San Biagio, Monte San Giovanni Campano, Real Cassino Colosseo - sono frequenti e i dettagli permettono di vincere le partite. Ci siamo lasciati alle spalle quasi un terzo della stagione: tre sconfitte e quindici gol subiti sembrano tanti per sperare di rimanere in vetta. Una neopromossa ha tutto il tempo per ricercare e inventare nuove soluzioni. E riprendere il ritmo . Fantasmi permettendo, naturalmente.