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PRE GARA
21 Dicembre 2018
I due allenatori: Gesmundo (a sx) e Pernarella
"I derby non si giocano, si vincono". Partiamo da questa emblematica frase per introdurre la super sfida tra Mistral Gaeta e Formia, che oltre la rivalità territoriale metterà in palio importanti ambizioni di classifica. Entrambe partono da 26 punti: frutto di 7 vittorie, 5 pareggi e 3 sconfitte, ottenute per i primi grazie alla 2° miglior difesa del torneo (dietro al solo Pontinia), per i secondi grazie al 3° miglior attacco (dietro a Ferentino ed Anitrella). Numericamente parlando sembrano due squadre pressoché identiche; in realtà vivono in universi tra loro paralleli. E’ la differenza – e diffidenza – tipica della rivalità tra paesi confinanti, di due compagini opposte che domenica al Riciniello si mescoleranno e confronteranno per 90’, dando vita ad un derby del Golfo 'rivoluzionario', in quanto il primo dopo le storiche sfide disputate in ben altri palcoscenici dai biancazzurri con la 'desaparesida' Polisportiva. Adesso ci sono i gialloblu allenati da Francesco Gesmundo, ma sostanzialmente il significato sarà sempre quello perché cambiano i nomi però i paesi sono sempre gli stessi: e sono loro, i loro abitanti e tifosi, a portare dentro ricordi indelebili. Domenica verrà scritta un’altra pagina di storia e sarà aperto un nuovo capitolo, quello delle partite tra Mistral Gaeta e Formia.
Sarà anche la sfida nella sfida. Non solo tra le due formazioni, ma tra i singoli – di altissimo livello – che scenderanno in campo. A causa dell’infortunio di due settimane fa dell’uomo della provvidenza dei biancazzurri Vincenzo Zaccaro non ci potrà essere il confronto con l’altro bomber classe ’82 Mario Mariniello; ma di goleador ce ne saranno lo stesso. Un occhio di riguardo soprattutto per Antonio Marciano, miglior realizzatore dei gialloblu con 7 centri in campionato. Ma attenzione anche alle palle inattive, ai saltatori che vengono dalle retrovie. E a tal proposito citiamo Mattia Mastroianni da una parte (con il vizio del colpo di testa vincente, malgrado quest’anno non ci abbia ancora preso gusto) e Antonio Battaglia dall’altra (già arrivato a 5 reti con la casacca formiana).
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