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DOPO GARA

Mistral Gaeta, parla il ds Grasso: "Abbiamo staccato la spina"

Delusione nell’ambiente gialloblu in seguito alla sconfitta contro il Formia, la 4° nelle ultime 5 di campionato

24 Dicembre 2018

Francesco Grasso al termine della partita @Gaz_Reg

Francesco Grasso al termine della partita @Gaz_Reg

Francesco Grasso al termine della partita @Gaz_Reg

E’ una Mistral Città di Gaeta - oltre che amareggiata per il ko – enigmatica. Una di quelle squadre da cui non sai mai cosa aspettarti: soprattutto quando gioca in casa. Riciniello a cui questa volta però non si può attribuire alcuna colpa, perché quell’ambiente che nelle precedenti occasioni sembrava indifferente, quasi ostile, nel derby del Golfo ha supportato la sua formazione, prima di abbandonare le tribune in modo sconsolato al 3-1 ospite. Uno stato d’animo - la delusione - che bussa alla porta dello spogliatoio gialloblu da qualche settimana perché questa è una situazione da cui Leccese e compagni non riescono proprio a venirne fuori, ed infatti sono incappati nella 4° sconfitta nelle ultime 5 giornate di campionato; la 2° in 3 uscite con Gesmundo. Qualcosa non va: secondo il ds Francesco Grasso sembra essere un problema mentale. "I risultati parlano chiaro" – ha esordito -. "Questa era una partita a se, forse i ragazzi l’hanno sentita in particolar modo, ed infatti all’inizio erano contratti. Abbiamo concesso il primo tempo al Formia, sapevamo della loro pericolosità sulle palle inattive, ma da lì abbiamo subito il gol dell’1-0. Nella ripresa c’è stata una scossa, abbiamo pareggiato, poi è come se avessimo nuovamente staccato la spina ed invece è in quel momento che avremmo dovuto premere ulteriormente perché dal punto di vista psicologico l’avevamo ribaltata. Bravi loro ad approfittarne, siamo anche stati sfortunati sulla traversa di Marciano e sul gol del 2-1 di Petronzio". Con questa sconfitta la Mistral si ritrova – clamorosamente – a 7 lunghezze di ritardo dalla capolista Anitrella: una situazione che dire inaspettata sarebbe riduttivo. Ora, a conti fatti, la squadra di Gesmundo non può più sbagliare. "La strada si fa in salita: le altre non ci aspettano più. Quindi se non riesci a trovare continuità diventa tutto più difficile. E a tal proposito la sosta arriva nel momento migliore; cercheremo di sfruttare al meglio questi 15 giorni per ricaricare le pile e farci trovare pronti nel 2019. Si deve lavorare, come sta facendo il mister, ed è necessario che sia seguito. Abbiamo piena fiducia in Gesmundo, la rosa è competitiva, c’è tutto il tempo e il modo per risalire la china. C’è bisogno di voglia e grande impegno. Nel nuovo anno serve dare una scossa in tutto e per tutto. Restano 18 partite da giocare, e dovremo tirare fuori il massimo per cercare di arrivare dove vogliamo".

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