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l'intervista

Capretti stempera: "Cose di campo, Fiano adesso ripartiamo"

Il direttore tecnico rossoblù usa toni morbidi sull'acceso post gara di ieri e indica la via per rimettersi in carreggiata

21 Gennaio 2019

Severino Capretti

Severino Capretti

Severino Capretti

Dopo un'incredibile striscia di risultati positivi, il Fiano Romano si è fermato sull'ostico campo del Sant'Angelo Romano. E' finita 2-1, ieri, il big march tra le formazioni di Lucani e Antoniutti, con i rossoblù che hanno assaporato il gusto della vittoria fino a 10' dalla fine per poi essere beffati dall'uno-due firmato da Guidi e De Cenzo. Partita condizionata anche dall'espulsione di Pangallozzi tra le fila del Fiano e dal nervosismo delle due panchine, con accesi botta e risposta tra Giancarlo Lucani e il presidente rossoblù Claudio Pacolini. Della partita e delle polemiche ha parlato il direttore tecnico del Fiano, Severino Capretti, che ha voluto stemperare il tutto. “A fine partita o si fanno i complimenti all'avversario o si va a casa – ha detto il dirigente – Il battibecco con Lucani? Sono cose di campo, è finita là. La gara avremmo potuto vincerla anche noi, con più attenzione; siamo una squadra che non può permettersi di concedere un uomo in più per quasi 70'. Ad ogni modo, ha vinto il Sant'Angelo e non c'è nulla di cui meravigliarsi perché loro sono una buona squadra, soprattutto in casa”. Capretti, infine, ha qualcosa da dire sull'episodio del cartellino rosso a Pangallozzi: “Poteva essere giallo, o arancione; secondo me l'espulsione è stata esagerata, ma ci può stare. Dobbiamo essere noi bravi a non cadere nelle provocazioni e a dare sempre il 110% in ogni partita, perché il 100% non basta”.

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