Vigor Acquapendente, Olimpieri: "Arbitri, così no!"

C'è tanta rabbia nelle parole di Giuseppe Olimpieri, Direttore Sportivo della Vigor Acquapendente, eliminata ieri dalla Coppa Italia dopo il doppio confronto con la Corneto Tarquinia. Una vittoria casalinga per 2-1 che non è bastata ai locali per passare il turno, vista la sconfitta esterna per 1-0 subita all'andata. Ma la società viterbese ha qualcosa da recriminare...

Come commenta quest'uscita dalla Coppa?

"Siamo stati vittime dell'ennesimo scempio arbitrale. All'andata abbiamo perso 1-0 a causa di un rigore inesistente. Ieri c'è stata una direzione a senso unico, culminata in due episodi chiave. Il primo è stato un calcio di rigore netto non fischiato nel primo tempo. Il secondo è avvenuto al 44'st, quando un loro giocatore ha allontanato con la mano un pallone che aveva già superato la linea di porta, per poi coprirlo con tutto il corpo, quasi fosse rugby. Tra andata e ritorno c'è stata una sola squadra in campo, e questo resta il rammarico più grande. Uno degli assistenti di ieri era lo stesso che aveva contribuito ad un altro grande disastro arbitrale nella gara di campionato contro il Pian Due Torri. A pensare male si fa peccato, ma spesso..."

Come si può risolvere questa situazione?

"Da inizio campionato non c'è mai stato un osservatore arbitrale a seguire le partite della Vigor. Un occhio di riguardo non farebbe male, anche per aiutare questi ragazzi a migliorare. Ieri pensavo ci fosse, invece niente: i designatori dovrebbero porre più attenzione a queste situazioni".

Questa sconfitta può pesare sul morale della squadra in vista del prossimo impegno con la Doc Gallese?

"Sicuramente rimarranno un po' di scorie a livello fisico, ma c'è anche la consapevolezza di aver fatto una grande gara. Dopo prestazioni di questo genere, il gruppo ne esce sicuramente rafforzato".

Una consapevolezza dei propri mezzi che potrebbe aiutare anche in vista dell'obiettivo Eccellenza.

"Siamo attaccati alla zona play-off, anche se mancano tante partite e parecchi punti. Daremo il massimo per restare in corsa, non vogliamo mollare di un centimetro".