Cerca

L'intervista

Di Loreto e il Palestrina "Un inizio così..."

Il tecnico degli arancioverdi è partito nel migliore dei modi. A lui abbiamo chiesto anche un parere sulla Pro Calcio Tor Sapienza

26 Febbraio 2019

Cristiano Di Loreto

Cristiano Di Loreto

Cristiano Di Loreto

"Queste sono le partite che mi galvanizzano. Sono le mie partite" esordisce così Cristiano Di Loreto se gli chiedi di commentare il suo esordio sulla panchina del Palestrina. Una partita incredibile quella degli arancioverdi, che hanno battuto il Tivoli, e che adesso si proiettano ad un'altra difficile sfida, quella contro il Paliano in Coppa. Si parte dal 2-1 dell'andata per i frusinati.  "A Palestrina c'è voglia di riscatto, l'ho vista nei ragazzi. Il presidente ed il direttore sportivo hanno voglia di fare bene ed ho accettato la loro proposta. Poi, ho pensato all'esordio contro il Tivoli che veniva da nove vittorie di fila, mentre il Palestrina era in un momento un po' così, altrimenti non si cambiano due allenatori. Dopo cinque minuti siamo andati sotto e, dico la verità, non mi aspettavo la reazione che si è vista. Bisogna dare molto risalto alla reazione dei ragazzi, che hanno passato un periodo molto negativo. Io non so quale squadra in una situazione del genere sarebbe stata in grado di fare una prestazione così. Nel primo tempo abbiamo giocato undici contro undici e credo che si sia vista la supremazia del Palestrina in campo, anche perché il risultato parla chiaro. Il Tivoli ha giocato meglio nei primi 10 minuti, poi noi ci siamo messi a cercare il pareggio senza esasperazione. Ai ragazzi ciò che ho detto nei giorni in cui ci siamo visti è stato 'dobbiamo giocare normalmente, lavorare con semplicità, altrimenti non ci riesce niente' Io ci ho messo del mio cercando di far uscire soprattutto il loro carattere. Queste partite si vincono prima come uomini e poi come calciatori. Ho lavorato tanto su questo. La risposta della squadra è stata esaltante. La squadra ha risposto e reagito come volevo io, questa cosa mi ha anche emozionato. A fine gara lo ero davvero. Quando siamo rimasti in otto ho detto di mettersi sulla linea dell'area, cercando di non prendere gol. A parte le due occasioni nel finale siamo stati perfetti. Credo che se esiste un Dio del calcio domenica ci abbia premiato".  Gli esami, però, non finiscono mai..."Scherzando col direttore gli ho detto 'potevi chiamarmi tra due settimane'. Io ho sempre lavorato in situazioni da battaglia e sono contento di mettermi subito in gioco per dimostrare che questo gruppo non merita la classifica che ha.  La Coppa è una porta secondaria per arrivare in Eccellenza e vogliamo cercare di ribaltare il risultato dell'andata. Se passiamo anche il turno può scattare quella molla che mancava a questi ragazzi. La cosa bella a fine partita oltre ai festeggiamenti a fine partita, i ragazzi più grandi hanno subito spronato il gruppo a pensare alla partita di domani. Questo è un segnale che la squadra ha voglia di riscattarsi in tutto e per tutto". D'obbligo un suo pensiero sulla Pro Calcio Tor Sapienza "Io mi aspettavo che la Pro Calcio Tor Sapienza arrivasse a questo livello. Il gruppo che si spostò da Villanova e che fondò questa nuova realtà ha fatto un lavoro straordinario. Ci sono giocatori come Santori, Minelli, un amico anche fuori dal campo, Ruggiero sono grandi elementi. Io so come lavora la famiglia Armeni e quindi non mi stupisce un simile risultato. Mi sento parte di un percorso di crescita che ora sta trovando la strada per ottenere il giusto premio a tanti sacrifici. Mi sono lasciato più che bene con loro e mi auguro che possano davvero realizzare il loro sogno". 

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Gazzetta Regionale

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alle nostre newsletter

EDICOLA DIGITALE

Dalle altre sezioni