CPC-Corneto, gara dell'anno: parla il ds Fabietti

La Compagnia Portuale si avvia al rush finale,  sorretta nella circostanza anche dalla conclamata esperienza del suo direttore sportivo Sandro Fabietti. Con l’avvento del noto dirigente romano, il club civitavecchiese ha compiuto un netto passo avanti sotto l’aspetto puramente professionale.Insieme alla proprietà e col benestare del tecnico Paolo Caputo, il parco giocatori della CPC è stato dipinto in maniera a dir poco regale. “Abbiamo cercato -racconta Fabietti- di portare al Tamagnini ragazzi motivati e desiderosi di sposare l’ambizioso progetto tracciato in estate dai vertici della Cpc: direi che procede tutto abbastanza bene”. I tirrenici sono in lizza per la vittoria del campionato ed hanno raggiunto da poco lo storico traguardo dell’approdo alla semifinale di Coppa. “Partirei dalla Coppa: a Tor bella Monaca col Torrenova siamo stati veramente bravi. Stessa cosa abbiamo fatto ad Aranova: con pazienza e tranquillità ci siamo presi due belle soaddisfazioni in un momento delicato della stagione”. Ora arriva il tanto atteso big-match con la Corneto Tarquinia. “È una gara che non dobbiamo sbagliare, poi resteranno 8 partite, non manca poi molto alla fine della stagione. I punti d’ora in poi pesano e, quelli in palio con la Corneto sono decisamente importanti. Sono fiducioso ma occhio, la Corneto ha dimostrato solidità e perseveranza nel non mollare mai anche nelle difficoltà". Nell’ultimo periodo la CPC ha messo in scena un calcio spettacolare oltre che redditizio: un certo Ludovico Le Rose, non a caso, è entrato in condizione. “Le Rose ha qualità, Caputo lo ha avuto a Fregene, lo abbiamo voluto fortemente a dicembre perché sapevamo che avrebbe consentito alla CPC di salire ulteriormente di livello: tra l’altro è una persona squisita, come del resto tutti i ragazzi del gruppo”. CPC che quest’anno ha le carte giuste per primeggiare in tutto. "Secondo me si ma la concorrenza è davvero molto agguerrita, per ottenere il massimo dobbiamo rimanere tranquilli e fare ciò che ci riesce meglio: giocare semplicemente a calcio, il resto poi verrà da sé".