l'intervista

Lucà, la Maglianese e il tempo "Fin quando mi diverto..."

Domenica i giallorossi hanno ottenuto un grande successo con l'Accademia. Il mister fa il punto sulla squadra e sulla sua carriera...

La Maglianese dalla scorsa stagione sta sorprendendo. Il rendimento della piccola realtà giallorossa è sotto gli occhi di tutti. Budget basso, ma tanta voglia di giocare e vincere per un paese intero. A guidare i ragazzi del borgo sabino c'è il player manager Massimo Lucà, che ha 38 anni non ha ancora tanta vogli di appendere gli scarpini al chiodo, anche se... 


Domenica una vittoria importante..."A fine primo tempo eravamo sul 4-0, con un rigore sbagliato e tante occasioni fallite. Una grande prestazione. Ci troviamo in questa condizione di classifica solamente per colpa nostra. Siamo un gruppo formato da 25 ragazzi e negli ultimi due mesi ci siamo ritrovati spesso agli allenamenti in 14 o 15. Questo dovuto a vari fattori, come il lavoro, o l'università. Alcune partite le abbiamo perse per demerito ed errori individuale ed ecco che ora ci troviamo in queste condizioni. Sinceramente la squadra è da altri livelli della classifica, però adesso dobbiamo uscirne. Quando poi ti trovi nei bassifondi può sempre succedere qualcosa. Domenica scorsa siamo andati in casa della Spes Poggio Fidoni, sapevamo che fosse una gara difficile, ma abbiamo sbagliato troppo sotto porta, soprattutto nel primo tempo. Poi abbiamo perso, facendoci due gol da soli. Eravamo in dodici in quella trasferta, mentre con l'Accademia abbiamo recuperato sei elementi. Faccio un nome: Fabio Giuliani, che per motivi di lavoro sabato sera mi ha detto che non poteva giocare. La prestazione c'è stata, è mancato il risultato, che invece abbiamo ottenuto domenica. Anche perché ci sono stati diversi rientri importanti, come quello dello stesso Fabio Giuliani, di Willy Bekay, Scoccione e Ceccarelli. La squadra cambia, come è normale che sia. Adesso dobbiamo continuare così, ci servono quattro vittorie. Noi vogliamo evitare i play out a tutti i costi. Non siamo una squadra da play out. Speriamo di tirar dentro qualche squadra che è più avanti di noi risalendo la classifica. Non dovremo riposare, mentre alcune nostre avversarie sì e quindi dovremo sfruttare questo vantaggio. Abbiamo però delle sfide davvero complicate con Palestrina e Giardinetti, senza dimenticare che domenica prossima andremo a Licenza contro una squadra con l'acqua alla gola"



Come è cambiata la Maglianese in questa stagione? "La squadra rispetto all'anno scorso è cambiata. Non ci sono più elementi come Cardella e Poggi che erano giocatori importanti per il gruppo e per il loro tasso tecnico. Ci hanno lasciato per giocare in Seconda Categoria. Uno dei nostri migliori giovani, Mazzasette, ha sempre giocato titolare, poi si è infortunato. Abbiamo perso per un po' Angelo Di Gennaro, che è poi tornato a dicembre, quindi abbiamo cambiato per migliorare ed anche perché i giovani noi dobbiamo andarli a trovare. Tra questi c'è Luca Giuliani. L'hanno scorso non giocava nel Flaminia, nemmeno con l'Under 19. Si è unito a noi facendo un campionato strepitoso e facendosi valere come il miglior giovane della Promozione, secondo me. Ha un grande fisico e non si rende conto di quanto è forte. Ad inizio anno aveva ricomciato col Flaminia, ma poi non ha mai giocato e a settembre è tornato con noi. Sta rendendo meno di quello che potrebbe fare, in Promozione potrebbe giocare da solo. Attacca la porta come pochi. Io lo chiamo "nonno" perché ha 19 anni e non ci prova mai. Io ne ho 38 e corro con tutti i dolori che ho (ride ndr)"


Fino a quando farai il doppio ruolo? "Io gioco perché posso dare una mano ed anche perché me la chiedono i compagni di squadra più esperti. Ho provato a tirarmi fuori, come a Cantalice, per dare qualche responsabiltà in più alla squadra. Però non è stata la scelta migliore, ma tanto prima o poi dovrò smettere. Finché reggo e finché mi diverto continuerò, sicuramente andrà così con la Maglianese. Se dovessi poi cambiare società mi dovrò sedere solamente in panchina". 

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