L'INTERVISTA

Hermada, Stefanini: "Siamo padroni del nostro destino"

Il tecnico dei rossoblu fa il punto della situazione a 6 partite dalla fine

L'Hermada è ancora vivo. Anzi, è sempre più vivo! La formazione di Ubaldo Stefanini aveva un solo risultato nella partita di recupero in quel di Alatri, e con un pirotecnico 3-2 si è risollevata dalla palude dell'ultima posizione. Tornando prepotentemente a sognare una salvezza che avrebbe del miracoloso. Il successo di ieri, che ha sapore di test spartiacque superato, ha rimesso in carreggiata i rossoblu. "Avevo detto ai ragazzi che sarebbe stata la partita della stagione: ci giocavamo tutto in 90'. Era un incontro molto importante su un campo complicato dove anche il Ferentino ci aveva perso due settimane fa. Sapevamo di affrontare una squadra in salute e che al Chiappitto aveva costruito il suo percorso salvezza. Abbiamo fatto bene, segnando 3 gol e sbagliando un calcio di rigore. Credo che la vittoria sia stata meritata per il grosso primo tempo fatto da tutta la squadra". La trasferta di Alatri poneva, dunque, l'Hermada davanti a un bivio: o tutto o niente, o nuove speranze o 'condanna' quasi definitiva. "Sono contento della vittoria perchè significa che siamo ancora in corsa e abbiamo tanta strada da fare. Siamo padroni del nostro destino. Avremo 4 partite in casa e 2 fuori, quindi dovremo sfruttare al meglio il fattore campo. Sperando che si interrompano qui le recenti difficoltà con degli errori arbitrali che hanno condizionato il cammino del gruppo". Per i rossoblu non c'è nemmeno il tempo di rifiatare: domenica allo Stadio della Vittoria arriva il Ferentino di Pippnburg che proprio come l'Hermada non può permettersi passi falsi. "Sarà una partita complicata contro un avversario organizzato per vincere il campionato. Hanno giocatori del calibro di AmbrifiFanelli, Moriconi: calciatori importantissimi. Domenica dovremo fare una grossa partita per avere la meglio sul Ferentino. Dobbiamo giocare con la stessa intensità, determinazione e cattiveria delle ultime partite, compresa la trasferta di Gaeta dove abbiamo perso, senza però meritare quel passivo anche perchè al primo minuto saremmo potuti passare in vantaggio con la traversa di Tomassi. Servirà arrivare per primi sul pallone in modo tale da poterlo giocare. Rispettando sempre l'avversario".

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