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L'INTERVISTA
03 Maggio 2019
Cristofari in azione ©GazReg
Il Palestrina ha cambiato passo con Di Loreto e domenica punterà a vincere la sua decima giornata di campionato. Fascia al braccio e tanta voglia di crescere esultando per Giovanni Cristofari, centrocampista che ha un passato nel professionismo ed in campo si vede. Qualche rammarico, ma anche la consapevolezza di avere tra le mani un progetto esplosivo, destinato a crescere nel corso degli anni e pronto a farlo in maniera esponenziale soprattutto se si risucisse ad avere il pubblico delle grandi occasioni nei match casalinghi. "E' stato un anno un po' strano, eravamo partiti per vincere il campionato, poi abbiamo avuto dei problemi che ci hanno portato a perdere partite che non dovevamo perdere contro formazioni meno attrezzate di noi. La rosa è da primo posto, ma il calcio non è una scienza esatta e purtroppo adesso ci troviamo a difendere un secondo posto. Da quando è arrivato mister Di Loreto sono cambiate tante cose: il gruppo è rinato ed io da capitano ho visto netti miglioramente. Con i due precedenti tecnici il gruppo non era molto felici e questo porta ad un cambio di rotta praticamente sempre. Grazie a lui, ma anche al nostro impegno, abbiamo vinto nove partite consecutive e ci siamo preposti l'obiettivo di vincerle tutte fino alla fine del campionato. Ovviamente c'è un po' di rammarico, anche perché abbiamo battuto due volte la Tivoli, siamo stati la loro bestia nera. Quella della capolista è una rosa importantissima, e quindi averli battuti è una grandissima soddisfazione. Altro rammarico stagionale è sicuramente legato all'eliminazione in Coppa, contro il Paliano. Io sono stato espulso per una "schiocchezza" commessa".
Questione Sbardella "E' stata durissima. Purtoppo la situazione del campo va avanti così da quasi cinque anni, con un comune sordo alle nostre esigenze a differenza di quello che accade in altri centri con società supportate per far crescere il calcio locale. A mio padre (il presidente Augusto Cristofari ndr) piace il calcio e continua ad impegnarsi solo ed esclusivamente per questo, Palestrina, come amministrazione, non merita niente. Per noi giocare in queste condizioni è un disastro e credo che ci siano pochi impianti come lo Sbardella così accoglienti, ma purtroppo vuoti. E' pieno di campi in condizioni precarie che invece hanno gli spalti gremiti ogni settimana. Quello che succede a Palestrina è vergognoso. Non si riesce a trovare una soluzione e sicuramente non per colpa nostra. Ci auguriamo che prima o poi questa situazione trovi una soluzione, soprattutto se il Palestrina dovesse continuare a crescere di categoria. Io ho intrapreso questa impresa perché voglio portare il club nei professionisti e quindi ci serve anche il supporto della città. Palestrina ha fatto la D ed è ripartita dalla Seconda Categoria, sarebbe fantastico riportarla sui palcoscenici che contano. Chiediamo aiuto, tutto ciò è inamissibile"
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