Cerca

l'intervista

Di Giovanni lo specialista "Emozioni indescrivibili"

Il tecnico della Tivoli ha centrato la sua seconda promozione in Eccellenza. Un successo diverso rispetto al precedente

13 Maggio 2019

Di Giovanni portato in trionfo dalla squadra ©De Cesaris

Di Giovanni portato in trionfo dalla squadra ©De Cesaris

La mente non è ancora lucida, perché la festa del Galli è stata davvero coinvolgente. Quando ti trovi di fronte a 1000 persone in festa per un risultato inseguito ed ottenuto dopo circa 20 anni e tu sei l'artefice (o uno degli) del capolavoro amaranto blu è normale vivere una giornata sulle nuvole. Per razionalizzare ci sarà tempo, intanto Andrea Di Giovanni si gode il successo ottenuto contro il Passo Corese che ha portato la Tivoli in Eccellenza
Di Giovanni portato in trionfo dalla squadra ©De Cesaris
Mister, che giornata è stata quella di ieri? "Ancora sto realizzando quello che è successo. Tra festeggiamenti, telefonate e messaggi è stata una giornata intensa"

Vincerlo così è stato più bello? "Sicuramente domenica scorsa non sarei stato dello stesso parere. Oggi invece ti dico di sì, per come è andata. L'abbiamo tenuta in ballo fino all'ultimo e durante la settimana eravamo davvero arrabbiati. Però vincerlo così davanti ad un pubblico del genere è stato stupendo. Un qualcosa che fortunatamente possiamo provare in pochi"

Tu sei uno specialista, questa è la tua seconda promozione. Che differenze ci sono con quella di Montespaccato? "Il Montespaccato è stato un progetto costruito nel tempo, con la crescita dalle serie inferiori con un gruppo consolidato che nel giro di tre anni ha trovato l'Eccellenza. Qui a Tivoli invece è stato tutto diverso. Bisognava vincere in questa stagione e non è stato semplice indovinare tutte le mosse per poterci riuscire. Ci sono tante situazioni nel calcio laziale in cui si spende tanto e non si riesce poi a vincere e quindi la soddisfazione è maggiore, perché al primo colpo ce l'abbiamo fatta. Poi la differenza l'ha fatta la piazza. Montespaccato è un quartiere, Tivoli è una vera e propria città. Questa situazione ci ha messo addosso una pressione che siamo riusciti a tramutare in qualcosa di positivo. Allenare in una grande piazza porta un pubblico ed una società esigente, c'è molta più stampa che ti sta addosso. Domenica la tifoseria organizzata ha fatto vedere qualcosa di clamoroso. Purtroppo una sorta di tromba d'aria ha spazzato via una coreografia che copriva tutta la tribuna con delle aquile in picchiata verso il campo. Sono stati dei ragazzi encomiabili, che hanno lavorato ore ed ore soltanto per noi, spendendo tempo e soldi. Ho vissuto oltre la promozione anche la festa del centenario. Per noi che viviamo di dilettantismo tutto questo porta ad emozioni indescrivibili"
Andrea Di Giovanni dopo la gara sotto la tribuna del Galli ©De Cesaris
L'Eccellenza sarà solo di passaggio? "Ancora non abbiamo di futuro. Ad oggi ci stiamo godendo la vittoria. Sicuramente in settimana sapremo qualcosa di più. La società sembra strutturata per fare qualcosa di importante, per certo non è solo la disponibilità a far grande una squadra, ma bisogna comunque lavorare"

A chi dedichi questo successo? "A mia figlia Francesca e alla mia compagna Erica. A mia figlia perché mi permette di fare questo meraviglioso sport, con il lavoro che abbiamo mi permette di muovermi durante il fine settimana. E' la prima tifosa anche se non può assistere alle partite perché lavora. Essere la compagna di un allenatore credo non sia una cosa facile, perché noi dentro casa spesso siamo con la testa da un'altra parte, lei poi è meravigliosa oltre questo. Ovviamente poi non posso dimenticare mia nipote Carlotta (figlia di Luca ndr)"

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Gazzetta Regionale

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alle nostre newsletter

EDICOLA DIGITALE

Dalle altre sezioni