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L'INTERVISTA
19 Settembre 2019
Il Monte Mario @MonteMarioSport/Fb
Il giovanissimo Monte Mario, alla sua prima partecipazione nel campionato di Promozione, sta letteralmente stupendo nel difficile girone A. Quattro punti in due gare, di cui uno strappato in rimonta nientemeno che alla quotata Luiss, fanno della neo promossa, una delle storie più liete da raccontare. Con una lunga militanza tra le file della Roma come portiere negli anni ‘70, Francesco Quintini, è un po’ l’anima di questo Monte Mario a dir poco stupefacente. "Si - narra Quintini -. "Abbiamo avuto un ottimo approccio con la categoria. Considerando il livello del raggruppamento e le risorse economiche, pari praticamente a zero, di cui disponiamo qua al Monte Mario, se non è un miracolo tutto ciò che stiamo facendo poco ci manca”. Senza soldi, con un buco pari a venti anni di inattività (dal 1997 ndr), un settore giovanile totalmente da costruire, il Monte Mario è l’esempio madre di come si possa far calcio per bene, mettendo al primo posto passione e competenza. "Noi - prosegue l’ex numero 1 della Roma -, la squadra la facciamo di solito alle fermate dei pullman che qui nella Capitale fortunatamente sono tante. La mia è una battuta che rende comunque l’idea del contesto rossoverde. Al Monte Mario c’è spazio per quei ragazzi che non trovano la loro dimensione calcistica in club che magari non li valorizzano. Umiltà, dedizione e nessuna pretesa economica sono i requisiti ideali dei nostri tesserati in prima squadra". Una bella stoccata a chi nei dilettanti predilige un concept professionistico, ad un più naturale e genuino modo di approcciarsi ai campionati. "Io dico sempre - riprende Quintini - che il calcio che si legge nei libri è solo in parte applicabile nei nostri contesti dove è il senso di appartenenza ad un club, inteso come famiglia e dunque gruppo che poi alla fine determina buoni risultati". Filosofia spartana, intensamente ricca di positività proprio perché semplice e dunque alla lunga sempre redditizia. C’è uno spaccato, nel testo che identifica il Monte Mario sul proprio sito che vale la pena di citare. "Quando avrai giocato almeno una partita con la magliarosso verde del Monte Mario quella maglia sarà tua per sempre". Più che far parte di una squadra di calcio in pratica una vera e propria missione. "È così - conclude Quintini -, noi togliamo tempo e spazio alle nostre famiglie, dedicandoci al Monte Mario con ogni premura possibile poiché amiamo questa nostra tradizionale storia, nonostante le avversità per tenere in piedi il club siano molteplici". Tanto di cappello, dunque, ad una realtà dal sapore antico e dal fascino eterno.
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