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l'intervista

Salipante saluta la CSL "Vado via a testa alta"

Il tecnico, cui succederà Sperduti, è stato esonerato nella serata di ieri. Ha poco da rimproverarsi se non il secondo tempo del Galli

01 Ottobre 2019

Nicola Salipante ©Del Gobbo

Nicola Salipante ©Del Gobbo

Nicola Salipante ©Del Gobbo

È stato ufficializzato nella tarda serata di ieri l’esonero di Nicola Salipante che non è più quindi il tecnico della CSL Soccer: al suo posto l’ex Tolfa Riccardo Sperduti. "Sono amareggiato e deluso -racconta Salipante- mi era capitato già nel 2013 sempre alla CSL Soccer, di dover accettare mio malgrado una sorta di esonero dopo aver ottenuto 5 vittorie ed un pari nelle prime sei giornate di campionato in Prima Categoria. I panni sporchi si lavano in famiglia ma anche stavolta, come allora, esco di scena a testa alta”. Quattro partite, due punti hanno indotto la proprietà del club rossoblu a prendere una decisione drastica. “Ho incontrato due squadre retrocesse dal campionato di Eccellenza e due compagini molto ben attrezzate, reputo tecnicamente da bocciare solo il secondo tempo di Cerveteri, per il resto non posso rimproverarmi davvero nulla. Errori individuali banali ma accettabili nel calcio, hanno condizionato pesantemente le gare con Canale Monterano ed Almas, vediamo poi quante squadre andranno a far punti a Montalto dove io ho pareggiato sfiorando la vittoria, mentre ad esempio la quotata LUISS di Ledesma, Stendardo e De Vincenzi, ha perso”. Salipante adesso dovrà stare 7 mesi fermo: purtroppo la legge sotto questo aspetto non tutela affatto gli allenatori .“Questo per me è il rammarico più grande perché per venire alla CSL ho rifiutato due incarichi nel campionato di Eccellenza, uno come direttore generale, l’altro come tecnico. Ho sentito dire che sono stati alcuni giocatori a chiedere al presidente della CSL Soccer di sollevarmi dall’incarico. In cuor mio non posso prendere per buone certe dicerie perché ai ragazzi sono legato affettivamente, gli auguro di interpretare al massimo delle loro possibilità tecniche e umane l’annata”. La chiacchierata, il noto mister civitavecchiese la chiude da vero gentleman, dimostrando ancora una volta, semmai ce ne fosse bisogno, la signorilità che lo contraddistingue. “Ho un abbraccio ed un ringraziamento da estendere ed è per me Tommaso Valente che è l’anima vera ed il capitano storico oltre che unico, di un club giovane a cui auguro le migliori fortune”.

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