L'INTERVISTA

Amatrice, Bucci: "In debito con la fortuna, ma avanti senza pressione"

I rossoblu attendono la prima vittoria in campionato. Nonostante ciò il tecnico resta fiducioso e ottimista

La testa, si sa, è una componente fondamentale. Su questo aspetto, e non solo, si è soffermato nel corso dell’intervista l’allenatore dell'Amatrice Romeo Bucci, parlando riguardo alla situazione di classifica e, nello specifico, della casella "vittorie" che per i rossoblu attende di essere sbloccata dall’8 settembre. In attesa del primo, fatidico "urrà", i pensieri tornano sull’eliminazione dalla Coppa Italia per mano dello Sporting Montesacro. "La partita di ieri è stata l’opposto dell’andata; quando loro hanno avuto le occasioni e noi abbiamo fatto tre gol. Mentre nei secondi 90’ loro hanno finalizzato, a differenza nostra, conquistando il passaggio del turno. C’è comunque da dire che non teniamo alla competizione: ho fatto turnover ed inoltre mancavano diversi elementi. E’ facilmente intuibile che per noi l’appuntamento infrasettimanale non fosse un obiettivo ma piuttosto un problema, considerando i tanti impegni. Ci dedicheremo piuttosto con cuore ed anima al campionato". Campionato in cui, come detto, si attende la prima gioia dell’Amatrice, ma Bucci non ne fa un dramma. "Esclusa l’ultima partita a Riano, in cui abbiamo alzato bandiera bianca dopo il secondo gol, si può dire che siamo un po’ in debito con la fortuna: l’inesperienza e la nuova divisione stanno influendo. I problemi ci sono da neopromossi, specialmente nel passaggio dalla Prima Categoria alla Promozione. E’ uno step totalmente diverso e forse c’è il gap maggiore tra i campionati dilettantistici proprio come concezione: c’è la terna e ci sono gli under, per noi un argomento delicato rispetto alle possibilità delle romane. Siamo 'penalizzati', però ci siamo messi in testa che vogliamo lottare fino alla fine per mantenere la categoria. Quello che ho sempre detto ai ragazzi è di non essere smaniosi e frettolosi. Bisogna mettere grinta e determinazione, ma non dobbiamo essere schiavi dei 3 punti perché altrimenti subentra l’ansia e non facciamo la prestazione. Abbiamo fatto 4 partite e ne mancano ancora 30: un’enormità. Ce la giocheremo con tutti, però senza la pressione psicologica che porta a sbagliare; sostanzialmente non vogliamo che il pallone scotti. Sarà mio compito quello di tranquillizzare l’ambiente. Aspettiamo un La Rustica che sulla carta è una delle più forti: loro vengono dalla sconfitta in casa e vorranno riscattarsi, ma noi ci faremo trovare pronti e proveremo a far valere il fattore campo".

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