L'intervista
Fregene, l'appello di Ceccarelli "Arbitri, serve più dialogo"
Alcune decisioni, soprattutto domenica scorsa, non hanno soddisfatto l'ex Fiumicino, che fa una precisa richiesta ai fischietti laziali
Il suo Fregene Maccarese, con 4 punti raccolti in 5 gare di campionato non si è resa protagonista di una partenza lanciata: il campionato però è lungo e, Marco Ceccarelli, navigato tecnico dei biancorossi, ha le idee chiare su come far riprendere quota ai suoi "Attualmente -racconta Ceccarelli- dobbiamo trovare l’alchimia giusta per poter disputare un campionato tranquillo ma reputo che sia normale tutto ciò: la squadra che sto allenando è praticamente nuova, oltre che composta da parecchi giovani”. In occasione della quarta giornata, il Fregene Maccarese ha perso di misura contro l’Almas "Sì -prosegue l’ex allenatore del Fiumicino- è stata una gara che francamente mi lascia l’amaro in bocca. I miei ragazzi meritavano sicuramente di più. Al pronti e via non ci è stato concesso un calcio di rigore apparso netto. Non è mia consuetudine focalizzare l’attenzione su una decisione arbitrale poiché il ruolo che riveste il direttore di gara è estremamente complicato. Dispiace però che a causa di certe dinamiche le partite assumano un aspetto piuttosto che un’altro: il Fregene Maccarese, suo malgrado, è vittima ultimamente, di giudizi espressi dalla terna sul campo che la penalizzano. Sono per la buona fede degli arbitri a prescindere ma la mia squadra così ci sta rimettendo e ciò non va bene”. Ceccarelli concentra poi la sua interessante analisi sui comportamenti che gli addetti ai lavori, in questo caso gli arbitri, dovrebbero sostanzialmente tenere dentro il rettangolo di gioco a scopo puramente collaborativo. "Diciamo che posso tollerare una sconfitta avvenuta magari per una svista, fa parte del gioco. Non è costruttivo però non instaurare una sorta di dialogo sereno tra tutti i componenti delle squadre che si battono e la terna arbitrale. Spesso, discorrendo appunto di arbitri, parliamo di ragazzi giovani che nella maggior parte dei casi magari non hanno giocato a calcio. Noi cerchiamo di accettare serenamente i loro errori ma loro dovrebbero capire anche le nostre posizioni, le responsabilità che abbiamo e quanto un risultato può incidere sull’andamento di una stagione. Credo che una sana collaborazione anche dialettica in campo possa aiutare molto tutti. Ciò naturalmente deve avvenire sempre nel sacro rispetto dei ruoli”.