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l'intervista

Ora chiamatelo capitan Molon "Fiumicino, che emozione"

Il portiere rossoblù ha ereditato la fascia da Benedetti, dopo un momento molto particolare legato allo spirito che si respira nel gruppo rossoblù

28 Ottobre 2019

Luciano Molon con la fascia ©DelGobbo

Luciano Molon con la fascia ©DelGobbo

Luciano Molon con la fascia ©DelGobbo

Luciano Molon ha indossato contro il Montalto la fascia da capitano, ereditata da Matteo Benedetti. Una scelta che è caduta su un grande giocatore ed inoltre un bravo ragazzo, capace di farsi voler bene da tutti e di diventare uno dei perni dello spogliatoio nonostante sia a Fiumicino solamente dallo scorso gennaio. Un premio che il portierone ha accettato con molta emozione e soddisfazione "E' nato tutto con un gioco e la cosa mi ha sorpreso molto, perché è questa scelta è arrivata direttamente dal gruppo. Siamo andati insieme a cena e Federico (Parini ndr) che era il designato dopo la partenza di Matteo si è alzato ed ha fatto un discorso in cui in qualità di capitano, lasciava la fascia a me. Una bella sensazione, anche perché nello spogliatoio i più vecchi come De Nicolo, De Franco e Pischedda mi prendevano spesso in giro perché io sono stato tanto all'Aranova e non sarei mai diventato il capitano del Fiumicino. Ed invece...Per me è una grande soddisfazione perché giocare al Desideri, campo storico del calcio laziale, da capitano è un qualcosa di unico. Ho già indossato la fascia da capitano all'Aranova, però qua ha un sapore diverso. Il mio modo di intendere questo ruolo è di portare calma nei compagni durante qualche periodo o momento di difficoltà, e domenica ce n'è stato bisogno. La partita con il Montalto è stata molto tirata e spigolosa con qualche scontro di troppo. Ho sentito di dover intervenire in alcuni frangenti, ma la storia è sempre la stessa. Le botte si prendono e si danno, l'importante è che il confronto sia sempre leale. Penso che in qualche giocatore si sente troppo l'influenza della tv oppure qualcuno esempio negativo. Lasciate stare, pensate al gioco, perché tanto poi è il campo a decidere. La vittoria con il Montalto è stata una vittoria del gruppo, dopo una settimana complicata con la sconfitta immeritata di Tolfa e l'uscita di scena di Mirko. Mi sento quindi di dedicare la vittoria a mister Di Ruocco che è stato bravissimo a gestire la situazione. Il nostro è un campionato molto equilibrato e tutti possono vincere o perdere contro tutti. Noi adesso abbiamo un vantaggio da gestire, ma non dobbiamo pensarci e dobbiamo dare sempre il massimo, anche perché credo che non serviranno molti punti per poter vincere". 

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