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Giustizia

Riano - Sant'Angelo, nervi tesi: quattro squalificati

Al termine del match di domenica si è acceso un capannello tra tiberini e tiburtini. Il risultato porta a molti stop

06 Novembre 2019

Un momento a fine gara ©De Cesaris

Un momento a fine gara ©De Cesaris

Un momento a fine gara ©De Cesaris

Al termine di Riano - Sant'Angelo Romano di domenica scorsa gli animi si sono scaldati. E dire che in  campo per quanto il match potesse essere stato spigoloso e combattuto, come si addice ad uno scontro al vertice, gli animi erano rimasti decisamente tranquilli. Qualche parola qua e là, confronti serrati, ma tutto all'interno della più sana rivalità sportiva. A fine gara però le due squadre non se la sono mandata a dire. C'è stato un confronto, bello accesso e sedato con l'aiuto di tecnici e dirigenti delle due società, con diversi giocatori coinvolti. Il tutto sembra essere nato per qualche parola, questa volta sì, di un sostenitore ospite nei confronti di uno dei ragazzi di forte. Il caso vuole che colui che ha alzato un polverone esagerato sia anche il genitore di uno dei ragazzi del Sant'Angelo in campo. Il nervosismo è dunque montato al triplice fischio con tutto quello che ne è conseguito: qualche spintone, parole forti, amimi tesi. Dopo circa 3-4 minuti di bagarre, tutto è rientrato nella norma, ma quanto accaduto non è sfuggito agli occhi della terna e così sono arrivate quattro squalifiche, due per parte. Azione che appare quanto mai salomonica. A pagare con un turno in tribuna saranno De Angelis e Nargiso Galasso del Sant'Angelo e Di Ludovico e Spunta del Riano. Assenze pesanti in entrambi i casi, con i giallorossi che perdono due elementi prima dello scontro diretto con il La Rustica (e la situazione tra acciacchi vari non è delle migliori sin dalla scorsa settimana), mentre i rosoblù dovranno rinunciare ad una pedina in attacco in grado di cambiare la gara come l'ex Lepanto Marino. 

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